Io non ho nome.
Io son la rozza figlia dell’umile stamberga;
plebe triste e dannata è mia famiglia,
ma un’indomita fiamma in me s’alberga
Senza nome – 1892
Ada Negri nasce a Lodi il 3 febbraio 1870 da una famiglia umile. Rimane orfana di padre in tenera età, e solo grazie ai sacrifici della madre, che lavora come operaia, può diplomarsi e diventare insegnate.
Fin da giovane si dedica alla scrittura di poesie.
Pubblica la raccolta Fatalità nel 1892, nel 1894 vince il “Premio Giannina Milli” per la poesia, e pubblica una seconda raccolta Tempeste, in cui tratta tematiche sociali. In questo periodo è vicina al Partito Socialista. Nel 1896 sposa l’imprenditore Giovanni Garlanda ed ha una figlia, Bianca.
Nel 1904 pubblica la raccolta di poesie Maternità, e nel 1910 la raccolta Dal profondo: opere caratterizzate da maggiore introspezione.
La distanza sociale tra Ada e Giovanni porterà il matrimonio a franare rapidamente: si separeranno già nel 1913, anno in cui Ada si trasferisce a Zurigo.
Qui scrive la raccolta di poesie dal titolo Esilio.
Rientra in Italia nel 1914, e si riconosce nel riformismo di Mussolini.
Lavora come giornalista dal 1914 al 1926. Nel 1917 pubblica una prima opera in prosa, una raccolta di novelle intitolata Le solitarie. Opera moderna che si occupa della condizione femminile:
Vi è contenuta tanta parte di me, e posso dire che non una di quelle figure di donna che vi sono scolpite o sfumate mi è indifferente. Vissi con tutte, soffersi, amai, piansi con tutte.
Questa opera sarà seguita da altre raccolte simili: Finestre alte del 1923, Le strade del 1926 e Sorelle del 1929. Nel 1918 invece pubblica una raccolta di odi alla patria dal titolo Orazioni.
Nel 1919 pubblica Il libro di Mara e nel 1921 il romanzo autobiografico Stella mattutina che riscuote grande successo per l’immediatezza della scrittura:
Io vedo – nel tempo – una bambina. Scarna, diritta, agile. Ma non posso dire come sia, veramente, il suo volto: perché nell’abitazione della bambina non v’è che un piccolo specchio di chi sa quant’anni, sparso di chiazze nere e verdognole; e la bambina non pensa mai a mettervi gli occhi; e non potrà, più tardi, aver memoria del proprio viso di allora.
A questo successo che la consacra definitivamente, seguiranno le raccolte di poesie: I canti dell’isola del 1924 Vespertina del 1930 e Il dono 1936. E le opere in prosa: Di giorno in giorno del 1932 ed Erba sul sagrato del 1939. Nel 1931 viene insignita del Premio Mussolini e nel 1940 diviene prima donna membro dell’Accademia Italiana.
Muore a Milano l’11 gennaio 1945.
Postume verranno pubblicate Oltre, Fons amoris, Le cartoline della nonna e Pasqua di risurrezione.
Note biografiche a cura di Francesco Di Tolla
Elenco opere (click sul titolo per il download gratuito)
- I canti dell'isola
- Dal profondo
Versi - Di giorno in giorno
Prose - Il dono
Raccolta di componimenti che l'autrice dedica all'amica Delia Pavoni, moglie di Umberto Notari, morta l'anno prima della stampa di questo volume. Ada Negri frequentava, assieme ad altre personalità letterarie, Villa Notari a Villasanta ed era legata a Delia da intima amicizia. - Erba sul sagrato
Intermezzo di prose
I testi sono punteggiati di ricordi e riflessioni; frammenti di vita tranquilla, agreste. Campeggiano i capitoli su Spante, borgo umbro, e sulla casa in Liguria, a Spotorno. - Esilio
- Fatalità
- Finestre alte
Novelle - Maternità
Maternità è la terza raccolta di poesie di Ada Negri nella quale l'autrice celebra le madri e la maternità. - Oltre
Prose e novelle
Pubblicato postumo due anni dopo la morte dell’autrice, questo testo non aggiunge molto alla produzione in prosa di Ada Negri; i suoi ricordi di persone, paesaggi, strade della sua Pavia, riecheggiano in gran parte scritti già pubblicati. - Orazioni
- Otto liriche
Intimismi e compiacenze sentimentali sono la malinconica conclusione di una poesia che era iniziata come ribellione. - Le solitarie
Novelle
Una raccolta di quattordici novelle con un tema: la condizione della donna nell'era contemporanea. L'autrice denuncia la discriminazione e l'emarginazione che riducono la donna ad un ruolo di eterna subalternità. - Sorelle
Ritratti di donne - Stella mattutina
Romanzo
Ada Negri passò l'infanzia nella portineria del palazzo dove la nonna, Peppina Panni, lavorava come custode presso la nobile famiglia Barni, legata un tempo al celebre mezzosoprano Giuditta Grisi, fino alla morte della quale era stata governante Peppina: sul rapporto tra Grisi e la sua famiglia, Ada costruirà il mito della propria infanzia. In portineria Ada passava molto tempo sola, osservando il passaggio delle persone, come descritto nel romanzo autobiografico Stella Mattutina (1921). - Le strade
- Tempeste
Seconda raccolta di poesie di Ada Negri pubblicata nel 1895. Questa raccolta alterna tematiche sociali e personali. - Tre liriche
Pubblicate da Nuova Antologia nel 1942 e nello stesso anno raccolte in estratto, queste tre liriche vennero poi inserite nel postumo Fons Amoris. Sono esempio della fase ultima della poetica di Ada Negri intrisa di misticismo dove dell'antica appassionata tematica sociale rimane solo il tentativo di aggraziamento formale. - Vespertina
In questa raccolta di poesie del 1930, emerge, accanto al tema della solitudine spirituale, quello della umana solidarietà inteso come partecipazione intima al dolore e alla gioia del mondo.