Nato a Torino (15 novembre 1775), fu funzionario statale fino al 1803, quando fu nominato procuratore generale presso la Corte Criminale di Torino. La nuova carica gli lasciò tempo libero per coltivare la sua passione per il teatro, esordendo l’anno successivo con “L’oppressore e l’oppresso”, e alternando commedie brillanti, drammi storici e tragedie.
Nonostante le vicissitudini personali (trasferimento a Vercelli e divorzio) la sua produzione riscosse costante successo fino al 1816, data del ritorno dei Savoia a Torino. Fu per un breve periodo bibliotecario e segretario particolare di Carlo Alberto, e poi fu costretto a rientrare nei ruoli della burocrazia a Nizza, Bobbio, San Remo, Pinerolo, Casale e Cuneo.
La sua produzione teatrale continuò con successo negli anni seguenti fino almeno al 1827: nel 1829 fu nominato accademico della Crusca, Lucca gli dedicò il suo teatro.
A Mosca mise in scena nel 1826 “La donna ambiziosa”, nel 1835 ricevette un’onorificenza dalla Prussia. Carlo Alberto (1842) lo nominò barone, e in cambio gli furono dedicati gli otto volumi del suo “Teatro comico”.
MorƬ a Torino il 18 aprile del 1847.
Note biografiche a cura di Claudio Paganelli.