Isaac NewtonNewton nacque nel 1642 da piccoli proprietari del Lincolnshire, in Inghilterra. Rimase presto orfano di padre, e quando la madre si risposò, fu affidato ai nonni.

Mostrò una precoce attitudine al disegno e alle invenzioni meccaniche; le sue attitudini negli studi di letteratura, ebraico e teologia gli valsero nel 1661 una borsa di studio presso l’Università di Cambridge. Nel 1669 il suo maestro Isaac Barrow gli cedette la cattedra lucasiana di matematica, che tenne fino al 1701.

Negli anni 1665 e 1666 si ritirò nella casa natia per sfuggire alla peste e, come scrisse più tardi, colse «le primizie dell’età creativa, occupandosi di matematica e fisica più di quanto non avesse mai fatto in seguito»: a venticinque anni, infatti, aveva già posto le basi concettuali del calcolo infinitesimale, dimostrato la teoria dei colori e intuito la teoria dell’attrazione gravitazionale.

Negli anni 1685-87, compose in pochi mesi i tre libri dei Principi matematici della filosofia naturale, che ponevano al centro il concetto di spazio e tempo assoluti e di una forza agente a distanza.

Ormai stabilitosi a Londra, fu eletto membro del parlamento e fu nominato direttore della Zecca Reale dove organizzò il conio e la sostituzione della moneta. Lasciato l’insegnamento di Cambridge, si stabilì nell’elegante sobborgo londinese di Kensington e nel 1703 fu eletto presidente della Royal Society.

Newton non rivelò le proprie opinioni teologiche contrarie al dogma della Trinità. Si limitò a far circolare un estratto dei suoi studi di cronologia sacra e profana e di esegesi della Bibbia, che proponeva un’abbreviazione delle epoche degli imperi antichi in base a complicati calcoli astronomici.

Newton morì nel 1727, ebbe funerali regali e fu sepolto nell’abbazia di Westminster. Solo dopo la sua morte apparvero alcuni inediti: la Chronology of the ancient kingdoms amended (Cronologia corretta degli imperi antichi), la versione divulgativa De mundi sistemate (Sul sistema del mondo), due scritti sulle profezie di Daniele e sull’Apocalisse, alcuni commenti su passi evangelici. La maggior parte dei numerosi scritti storici e teologici composti in lunghi anni di lavoro rimase inedita, insieme con una sconcertante raccolta di appunti sui propri esperimenti di alchimia.

Newton ha occupato una posizione di grande rilievo nella storia della scienza e della cultura in generale, con il suo nome che è associato a una grande quantità di leggi e teorie ancora oggi insegnate; più in generale ci si riferisce al newtonianesimo come a una concezione del mondo che ha influenzato la cultura europea per tutto il Settecento.

Fonti:

Note biografiche a cura di Gianluigi Trivia

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  • La cronologia degli antichi regni emendata
    Le riflessioni di Newton sulla religione lo portarono a posizioni al limite dell’eresia e i suoi scritti al riguardo erano noti solo a una ristretta cerchia di amici fidati. Alla fine del XVII secolo, il suo lavoro fu reso noto alla principessa del Galles che ne richiese una copia. Per non compromettersi l’autore compose questa Cronologia degli antichi regni emendata, che nascose il suo reale pensiero religioso, ma produsse un’opera decisamente monca.
 
autore:
Isaac Newton
ordinamento:
Newton, Isaac
elenco:
N