Dall’incipit del libro:

Orsù ragazzi! abbiamo poltrito abbastanza. Beviamo quest’ultimo sorso alla tua salute, o mio cogitabondo Eynhardt; a te che unisci la pertinacia alla saggezza, nella qual cosa fosti eguagliato finora solo dal famoso asino di Bileame. Che gli atomi ti siano lievi! Ed ora…. in marcia! Toccarono allegramente i bicchieri ricolmi di limpido Affenthaler; l’ostessa incassò sorridendo lo scotto, e la comitiva si alzò tumultuosamente, rovesciando con fracasso la panca di legno. La tavola fu salvata da egual sorte in grazia della sua costruzione combinata prudentemente in modo da mantenere l’equilibrio anche contro il pericolo di frequenti e formidabili scosse. Questa chiassosa comitiva era formata da cinque o sei giovinotti. Dai berretti adorni di nastri colorati e dagli sfregi nei fiorenti visi, dal portamento libero, anzi alcun po’ gradasso, si indovinava subito che erano studenti. Dopo aver ripreso gli zainetti e le borse, essi passarono, per la scoperta legnaia rasente l’osteria, sulla strada maestra, poi attorniarono il parlatore di prima. Era questi un bel giovinotto lungo, lungo, dalla zazzera bionda, con occhi azzurri, sorridenti e baffetti nascenti che ombreggiavano le fresche labbra.

Traduzione di Paolina Schiff

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titolo:
La malattia del secolo
titolo per ordinamento:
malattia del secolo (La)
autore:
opera di riferimento:
La malattia del secolo : romanzo / di Max Nordau; tradotto da Paolina Schiff. — Sesto S. Giovanni : Madella, 1914. — 362 p.; 19 cm.
licenza:

data pubblicazione:
9 gennaio 2013
opera elenco:
M
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Paolo Alberti, paoloalberti@iol.it
pubblicazione:
Catia Righi, catia_righi@tin.it
revisione:
Catia Righi, catia_righi@tin.it
traduzione:
Paolina Schiff