Dall’incipit del libro:
Fra tutti i poemi eroici della Germania la Canzone dei Nibelunghi è la più complessa e possente. Essa si estende su tutto il mondo Germanico, dal Reno al l’Inghilterra e Danimarca, alla Norvegia e all’Islanda, alla Groenlandia, alle isole Fär Öer poi ancora dal Reno verso il mezzogiorno e il sud-est. Se anche restiamo nell’incertezza ch e già nei tempi primordiali si sia cantato del combattimento di Siegfried col drago, della morte dello splendido eroe, è sicuro che nel VI e VII secolo d.C. esistevano canzoni su Siegfried e Brunilde, sulla morte di Siegfried e sulla distruzione dei Burgundi. Nel nord possiamo seguire le canzoni dei Nibelunghi dal IX al XIII secolo; le grandi saghe che si fondano su di esse derivano dal XIV secolo. La canzone tedesca dei Nibelunghi sorse tra il XII e il XIII secolo, e fino al XV secolo venne sempre ricopiata e ampliata. Nelle canzoni nordiche dei Nibelunghi si riflette tutta la storia dell’antica poesia epica nordica: il sito sviluppo dall’eroismo germanico fino alla cupa e selvaggia temerità, ma nessuna di esse si può misurare, per grandezza di concetti e ricchezza e determinatezza dei caratteri, col poema tedesco. Il romanticismo ebbe la gloria di scoprire la canzone tedesca, e fu A.G. Schlegel che ne rilevò la grandezza, l’arte e l’unità. E d’allora, poeti e musicisti furono attratti da questo antico e meraviglioso poema. Ricordiamone soltanto due, i più grandi: Riccardo Wagner e Federico Hebbel. L’amore di Crimilde, la vendetta di Crimild e formano il grande tema dell’epopea, dal quale si sviluppa tutto il tragico e tutto l’eroico. Di fronte a Crimilde, che ricorda solo il vile assassinio dell’uomo amato e che per desiderio di vendetta accetta le nozze di uno st raniero e piomba nella rovina e nella morte i suoi fratelli e tutto il suo popolo, sta Hagen, attaccato con tutte le fibre del suo io al suo regno e ai suoi sovrani. Perchè Siegfried minacciò la gloria e la potenza dei Burgundi, e perchè i suoi tesori aumenteranno la ricchezza dei Burgundi, egli dovrà cadere; tale è la convinzione di Hagen. E se i principi avessero ascoltato il consiglio di Hagen, mai Crimilde sarebbe divenuta la moglie di Attila; e mai i Burgundi sa rebbero andati nel regno degli Unni. Ma questo è appunto il tragico nel destino di Hagen. Per restare fe dele al suo re, per difenderne la grandezza e i tesori, egli diviene sleale e traditore verso Siegfried, e la sua slealtà provoca non solo la sua rovina, ma pur quella dei suoi principi e del regno.
Traduzione a cura di Luigi di San Giusto.
Luigi di San Giusto è pseudonimo di Luisa Gervasio Macina.


