Dall’incipit del libro:
Degni discreti & nobili audienti
Vi rapresento: una Tragedia in rima
In toscha lingua con leggiadri accenti:
Di lo error femineo: che ‘l cor mi lima
E domentre starete a udir: atenti
Sentiretevi alziar da terra in cima:
Che chi ode: cosa che gli piaccia: e giova
Sopra il ciel: da letitia: esser si trova.
Vovi mostrar di lo amoroso seggio
Le forze grandi: e le pene diverse:
Degli miseri amanti: e il lor dispreggio:
Il stratio il stento: e le fatiche perse:
E come ognhor: piglian le donne il peggio
Che le son sempre: ne lo error summerse
Et lassano le rose per le spine
Come di questa: vederete al fine.
Prima vedrete donna: in grande honore:
Narrare un sogno: & haver tanta asprezza:
Che exaudir mai non volse un suo amatore
Per oro: arme: virtù: sangue: e bellezza:
Poi come segue indarno ella un pastore
Tarda pentita di la sua durezza:
Disperata finì: per troppo orgoglio:
Hor state attenti: e sol silentio i’ voglio.
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