Versi

Pubblicato nel 1876 con lo pseudonimo di Ottone di Banzole.

Il giornalista Floriano Del Secolo scrive (nella prefazione dell’edizione Cappelli del 1934): «La poesia di Monotonie non emerge da un bisogno intimo di espressione, non dà forma concreta ad un modo personale di sentire la vita… è l’eco di sentimenti diffusi nell’aria».

Dall’incipit del libro:

Vien qui, divina
bionda fanciulla dalla fronte pallida:
vieni e ti china
sull’infelice che t’amava incognito.
Dalla finestra
non veggo il sol, ma sento che dilegua…
Oh! la tua destra
mi pon sul capo, ancor morir non voglio;
e se tramonta
il caldo sole e, qual nella miseria
amico, pronta
fuggi la giovinezza e sul giaciglio
dell’ospedale
imputridisco – tu, severa monaca,
l’ultimo vale
del poeta deliba ed egli un bacio.
Lo so, che puro
come la neve delle alpine guglie
un sacro giuro
vuole il tuo corpo dall’amor degli uomini;
che uno schifoso
male mi cruccia e sul sembiante gonfio
e sanguinoso
abbuia l’idëal luce dell’anima.

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titolo:
Monotonie
sottotitolo:
Versi
titolo per ordinamento:
Monotonie
descrizione breve:
Il giornalista Floriano Del Secolo scrive (nella prefazione dell'edizione Cappelli del 1934): «La poesia di Monotonie non emerge da un bisogno intimo di espressione, non dà forma concreta ad un modo personale di sentire la vita... è l’eco di sentimenti diffusi nell’aria».
autore:
opera di riferimento:
Monotonie : versi / di Ottone de Banzole (Alfredo Oriani). - Bologna : N. Zanichelli, 1878. - 114 p. ; 17 cm
licenza:

data pubblicazione:
13 novembre 2019
opera elenco:
M
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it
pubblicazione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it
revisione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it