Dall’incipit del libro:
disse quel cittadino del sud. Forse voleva dire attento a quel rombo gutturale che precede lo sputo dei cittadini del sud. «Iperbòlici anche quando sputano», disse Beatus Renatus; e guardò con ribrezzo lo sputo. Esso era andato a cadere in fondo ai calzoni; ma poteva cadere su la giacchetta che era di orléans nero, o sul gilè che era di bellissimo candore. Si poteva intimare: «Pulite!» Si poteva, in caso di disubbidienza, afferrare quel cittadino del sud per il collo e obbligarlo a pulire. Ma in questo caso sarebbe stata necessaria una mano molto valida perchè, non so se abbiate mai osservato: vi sono nella famiglia degli uomini alcuni grossi cialtroni che sembrano specialmente costituiti di alcuni grossi, lunghi manubri, di carne, cioè due gambe e due braccia, attaccate ad un tronco, e quel tanto di apparecchio di orologeria dentro il cranio, che basti a stimolare questi manubri. Il personaggio, invece, dai cui calzoni pendeva lo sputo, aveva bensì una fronte formidabile; ma sarebbe stata necessaria un’operazione di magia per mutare quella fronte in una di quelle macchine da guerra, chiamate tanks , e così far paura a quel cittadino del sud, che già dilungava maestoso col suo sigaro in bocca.
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