Parte dal crepuscolarismo di Sergio Corazzini: «Appoggiami la testa sulla spalla / che ti carezzi con un gesto lento […] Lascia ch’io sola pianga, se qualcuno / suona, in un canto, qualche nenia triste» per poi interiorizzarlo: «vivo della poesia come le vene vivono del sangue», scrive. E infatti cerca di esprimere con le parole l’autenticità dell’esistenza, non trovando verità nella propria.

Quanto riservata e rigorosa fu la sua breve vita, altrettanto le sue parole, secondo la lezione ermetica, «sono asciutte e dure come i sassi» o «vestite di veli bianchi strappati», ridotte al «minimo di peso», come le descrisse Montale, parole che trasferiscono peso e sostanza alle immagini, per liberare l’animo oppresso ed effondere il sentimento nelle cose trasfigurate.

La crisi di un’epoca s’intreccia alla sua tragedia personale e se, come scrisse in una lettera, «la poesia ha questo compito sublime: di prendere tutto il dolore che ci spumeggia e ci rimbalza nell’anima e di placarlo, di trasfigurarlo nella suprema calma dell’arte, così come sfociano i fiumi nella celeste vastità del mare», quel dolore non si placa nella sua poesia ma, come un fiume carsico, ora vi circola sotterraneo e ora emerge e tracima, sommergendo l’espressione poetica nel modo stesso in cui travolse la sua vita.

Note tratte da Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Antonia_Pozzi

Dall’incipit del libro:

Il sole
chino sul grembo della montagna
con tensione
grifagna
sembrava un occhio stupefatto d’arancione
cigliato
di raggi a lame vivide
sotto un sopracciglio corrucciato
di nubi livide.

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Parole
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Parole
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Quanto riservata e rigorosa fu la sua breve vita, altrettanto le sue parole, secondo la lezione ermetica, «sono asciutte e dure come i sassi» o «vestite di veli bianchi strappati», ridotte al «minimo di peso», come le descrisse Montale, parole che trasferiscono peso e sostanza alle immagini, per liberare l'animo oppresso ed effondere il sentimento nelle cose trasfigurate.
autore:
opera di riferimento:
Parole / Antonia Pozzi ; a cura di Alessandra Cenni e Onorina Dino – XV, 424 p. : 1 ritr. ; 19 cm.. – (Gli elefanti. Poesia).
copertina:
[elaborazione da] "Jeanne Hébuterne au Chapeau et collier (1917)" di Amedeo Modigliani (1884–1920). - Collezione privata - https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Amedeo-modigliani-jeanne-hebuterne-with-hat-and-necklace.jpg. - Pubblico Dominio.
cura:
Alessandra Cenni
Onorina Dino
licenza:

data pubblicazione:
9 gennaio 2009
opera elenco:
P
ISBN opera di riferimento:
88-11-66926-X
ISBN:
9788828102458
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Paolo Alberti, paoloalberti@iol.it
Ugo Santamaria
impaginazione:
Gianpaolo Rubbera
Ugo Santamaria (revisione)
pubblicazione:
Catia Righi, catia_righi@tin.it
revisione:
Catia Righi, catia_righi@tin.it
Ugo Santamaria