Molto spesso l’opera letteraria di Poe viene collocata all’origine della narrativa dell’orrore. Leggendo i suoi racconti e gli altri suoi testi ci si accorge che in realtà orrore e grottesco si sfumano nella loro contiguità; non solo ma in Poe troviamo la fantascienza, il poliziesco, il saggio profetico (Eureka). I suoi racconti del terrore possono essere visti sotto la luce di divertenti trovate e, talvolta, viene ammesso esplicitamente come in Un seppellimento troppo affrettato. Di converso troviamo tra i suoi primi esperimenti terrorifici in un racconto – Perdita di fiato – che oggi classifichiamo “grottesco”.

La scelta degli otto racconti che compongono questa raccolta, pubblicata in Italia nel 1928 grazie alla traduzione di Decio Cinti, è quindi forzatamente arbitraria e, comunque la si voglia vedere, non certo esaustiva dei racconti di Poe che potremmo definire grotteschi. Tematica che Poe si trovò costretto ad accantonare: un primo gruppo di questi racconti che avrebbe voluto vedere pubblicati sotto il titolo Racconti dell’In-Folio Club, vennero rifiutati da quattro editori, perché satirici. In uno dei rifiuti si legge: «C’è una certa oscurità nell’intenzione di questi racconti che impedirà ai lettori ordinari di comprenderne il senso e di conseguenza di gustare la fine satira che contengono». «Si tratta di un piatto troppo raffinato perché il pubblico sia in grado di sentirne il gusto».

Poe fu certamente un anticipatore dalle capacità straordinarie: fu grande poeta, ma fu tra i primissimi se non il primo in assoluto a proporre un personaggio detective come Auguste Dupin. Si inventa la fantascienza con Rivelazione mesmerica e Il caso di M. Valdemar, racconti nei quali fa apparire il prodotto della propria fantasia come relazioni di autentici esperimenti scientifici. E fornisce altre informazioni, agli stupefatti lettori che chiedevano delucidazioni, sempre dettagliate e complesse e soprattutto quasi totalmente inventate. C’è da aggiungere che sia le sue escursioni nel poliziesco che quelle nella fantascienza sono da inquadrarsi nella sua ricerca del sensazionale giornalistico. A questo proposito si può ricordare come Poe abbia, cento anni prima della famosissima trovata radiofonica di Orson Welles sulla guerra dei mondi e l’invasione dei marziani, intuito e messo alla prova la potenza avveniristica dei mass-media. Il 13 aprile 1844 il “New York Sun” esce con titoli cubitali annunciando la traversata dell’Atlantico del pallone dirigibile Victoria. Rimane uno dei falsi più clamorosi della storia del giornalismo americano ed è opera di Edgar Poe. L’idea di Poe, attraverso un suo giornale, sarebbe stata quella di ricostruire accuratamente il processo creativo e di composizione degli scrittori. In altre parole, provare a mostrare il “dietro le quinte” della narrativa. Ma nel 1846, per una tratta di soli 50 dollari, perde il giornale. Scrive allora le parodie dei racconti dell’orrore, che stavano incontrando un crescente successo, e disprezza e deride i loro autori. Nasce così Re Peste, con il quale intende parodiare Benjamin Disraeli, e Lionnerie per prendere in giro Bulwer Lytton. Entrambi questi racconti sono presenti in questa raccolta.

Due parole merita certamente il racconto lungo che compare per ultimo in questo testo, Avventura senza uguali di un certo Hans Pfaall. Questo racconto apparve nel giugno del 1935 sul “Southern Literary Messenger” (qui il protagonista si chiamava Phaall, il nome definitivo di Pfaall lo assunse nel 1842). Si tratta di un avveniristico e anticipatore resoconto di un viaggio spaziale verso la luna, compiuto da un riparatore di soffietti di Rotterdam che escogita questa via di fuga per sottrarsi ai creditori. Anticipa di 22 anni persino il racconto italiano di Ernesto Capocci Relazione del primo viaggio alla Luna fatto da una donna (https://liberliber.it/autori/autori-c/ernesto-capocci/relazione-del-primo-viaggio-alla-luna-fatto-da-una-donna-lanno-di-grazia-2057/). Jules Verne accusò Poe di aver trascurato le più elementari leggi della fisica e della meccanica (ma trae da questo racconto ispirazione per il suo Dalla Terra alla Luna…); certamente un pallone aerostatico costruito con giornali vecchi che arriva sulla Luna dopo 19 giorni di ascensione non appare molto “scientifico” ma allora ancora meno lo è il metodo di allunare immaginato da Hans Christian Andersen tramite stivali magici in Le galosce della fortuna; l’idea di allunare stava comunque divenendo un interessante topos letterario e come è logico ogni autore lo sviluppava secondo il proprio particolare sentire. Marie Bonaparte nel suo lungo saggio nel quale esamina Poe alla luce della psicanalisi freudiana interpreta questo viaggio come «rovesciamento dell’attrazione verso la madre, attrazione incestuosa che si trasforma in amore negativo». Tutto il comportamento e la scrittura di Poe è visto da Marie Bonaparte nella prospettiva delle turbe sessuali, droga e alcool, vampirismo (questo aspetto è sviscerato mirabilmente da D. H. Lawrence in un suo saggio); pur se con qualche limite, abbastanza tipico in un certo tipo di psicanalisi, Marie Bonaparte riesce comunque a fornire un quadro del modello di vita che viene trasferito contraddittoriamente nell’espressione artistica e che sfocia in uno straordinario scontro tra fisico e psichico.

È certo che la lettura di Poe si presta a essere vista sotto molteplici aspetti e punti di vista. Anche questa breve raccolta ne è un formidabile esempio. Si potrebbe parlare delle sue doti di precursore della narrativa poliziesca e fantascientifica, dell’influenza di Poe nella cultura europea: su Baudelaire (il suo traduttore francese) Valéry, Mallarmé, Villiers de l’Isle-Adam, ma anche sul decadentismo italiano e su Butti. Esistono studi finalizzati a verificare l’applicabilità di Poe a metodi di lettura specifici (strutturalismo, psicoanalisi linguistica lacaniana, psicoanalisi kleiniana, psicoanalisi analitica junghiana) o a inquadrarne l’opera in un contesto storico e a coglierne l’influsso in territori non strettamente letterari, come ad esempio il cinema. Secondo Internet Movie Database, tra il 1908 e il 2017 alle opere dello scrittore americano sono stati dedicati 241 titoli (lungometraggi, cortometraggi, film e serie per la televisione). Praticamente tutte le opere di Poe – con la sorprendente eccezione del suo unico romanzo Gordon Pym – hanno avuto almeno una trasposizione cinematografica. Qui ricordiamo gli adattamenti cinematografici della novella Il sistema del Dottor Catrame e del professor Piuma (presente in questa raccolta e che da sola meriterebbe un’attenta presentazione) tra i quali spicca quello di Maurice Tourneur del 1913 Le Système du docteur Goudron et du professeur Plume. Precedentemente anche Lunatics in Power del 1908 aveva preso spunto da questa famosa novella.

Abbiamo in questa raccolta di novelle un condensato del raffinatissimo «sense of humour» attraverso il quale il divertimento della satira raggiunge una libertà che precisa la vera natura del genio di Poe. Prendendo in giro le mode del momento non esita a ironizzare anche sui suoi propri racconti. Sembra quasi che nel giudicare inutile e ridicolo lo stile a lui contemporaneo cerchi di sfuggire dal sentirsi impastoiato nella sua stessa capacità tecnica e artistica, nella contingenza storica che forma una spirale dalla quale non può uscire. Il tutto probabilmente per salvaguardare la sua unica e vera passione che fu la poesia; la celebrità, e il bisogno di questa per sfuggire alle pressioni economiche, hanno invece costituito la molla per produrre quei racconti che lui stesso disprezza e che oggi costituiscono vere pietre miliari per i generi letterari che ha brillantemente avviato e interpretato.

Sinossi a cura di Bruna Mignone e Paolo Alberti

Dall’incipit del libro:

Verso la metà, circa, di una notte del mese d’ottobre, sotto il regno cavalleresco di Edoardo III, due marinai appartenenti all’equipaggio del Free and Easy, goletta mercantile che faceva servizio fra l’Ecluse (Belgio) e il Tamigi, e che allora era ancorata in questo fiume, furono meravigliatissimi di trovarsi seduti in una taverna della parrocchia di Sant’Andrea, a Londra, – la quale taverna aveva per insegna il ritratto di un Allegro Lupo di mare.
La sala, benchè fosse mal costruita, annerita dal fumo, bassa di soffitto, e simile d’altronde a tutte le bettole di quell’epoca, era, secondo l’opinione dei grotteschi gruppi di bevitori sparsi qua e là, sufficientemente adatta al suo scopo.
Di quei gruppi, i nostri due marinai formavano a parer mio il più interessante, se non il più notevole.
Quello che sembrava il più anziano, e che dal compagno veniva chiamato col nome caratteristico di Legs (gambe), era anche, considerevolmente, il più alto dei due. La sua statura poteva essere di almeno sei piedi e mezzo, e l’abitudine di tener curve le spalle sembrava in lui la conseguenza necessaria di una tanto prodigiosa statura. Ciò ch’egli aveva di superfluo in altezza era nondimeno più che compensato da manchevolezze in altre cose. Era straordinariamente magro, e, come affermavano i suoi compagni, avrebbe potuto sostituire, quand’era ubbriaco, una fiamma dell’alberatura, e quando invece era digiuno, un’antenna del fiocco.

Scarica gratis
ODTPDF

titolo:
Racconti grotteschi
titolo per ordinamento:
Racconti grotteschi
descrizione breve:
La lettura di Poe si presta a essere vista sotto molteplici aspetti e punti di vista, anche come un condensato di un raffinatissimo «sense of humour». Anche questa breve raccolta ne è un formidabile esempio, che permette di sostenere l’influenza di Poe, con le sue doti di precursore della narrativa poliziesca e fantascientifica, nella cultura europea.
autore:
opera di riferimento:
Racconti grotteschi. Il re peste ; L’angelo del bizzarro ; ... / Edgardo Poe ; traduzione di Decio Cinti. - Milano : Sonzogno, 1928 (A. Matarelli). – 220 p. ; 18 cm.
licenza:

data pubblicazione:
12 giugno 2025
opera elenco:
R
soggetto BISAC:
FICTION / Fantasy / Generale
FICTION / Brevi Racconti (autori singoli)
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Bruna Mignone
impaginazione:
Bruna Mignone
pubblicazione:
Catia Righi, catia_righi@tin.it
Claudia Pantanetti, liberabibliotecapgt@gmail.com
revisione:
Catia Righi, catia_righi@tin.it
traduzione:
Decio Cinti