Dall’incipit del libro:
Salone parapettato con uscio al fondo: a sinistra due porte e tra esse un pianoforte, a destra un uscio verso il proscenio e più in là una grande invetriata che mette sul giardino. Verso sinistra una gran tavola con seggiole ai lati, a destra tavolino e canapè Poltroncine, seggiole, ecc.
SCENA PRIMA.
Francesco solo, poi LUCY.
FRA. (cercando in mezzo alle carte che ingombrano la tavola grande) E neppur qui la non c’è: nè può essersi ficcata in questi fascicoli. «Rivista materialista, Rivista scientifica, giornale dei dotti.» (entra Lucy)
LUCY. Ebbene, Francesco, l’avete trovata quella lettera? FRA. No, miss Lucy, non ancora.
LUCY. Un foglio spiegato, senza bustina, di carta color di rosa.
FRA. C’è scritto il nome di miss Watson?
LUCY. V’ho io forse detto che quella lettera fosse mia?
FRA. No, ma….
LUCY. Insomma non trovate nulla?
FRA. Sinora no: ma cercherò, domanderò….
Traduzione di Vittorio Bersezio.

