Ernesto PozziErnesto Pozzi (Lecco, 9 luglio 1843 – 1904) è stato un patriota, avvocato e politico italiano. Volontario garibaldino nella Spedizione dei Mille, nella Terza guerra d’indipendenza, nella Campagna dell’Agro romano per la liberazione di Roma e sempre con Garibaldi nella Guerra franco-prussiana.

Nella campagna del 1866 Pozzi ricoprì il grado di sottotenente nell’8ª compagnia comandata dal capitano Devincenti del 2º Reggimento Volontari Italiani di Giuseppe Garibaldi partecipando al presidio della Costa, del monte dell’Era, alle esplorazioni nella vallata del Droanello e, il 21 luglio, al contrasto del battaglione boemo a Molina di Ledro che, uscito da Riva del Garda, tentava di raggiungere Bezzecca.

In un suo scritto racconta il suo rifiuto di una medaglia al valore.

Terminata con la sconfitta di Mentana, la campagna dell’Agro Romano, in seguito alla disposizioni del governo Menabrea, fu imprigionato, per le sue idee politiche molto accese, con altri patrioti, nelle carceri genovesi.

Ne uscì, dopo un’ordinanza di non luogo a procedere, tre mesi appresso: e più tardi, le peripezie di quel processo e di quella prigionia, egli descrisse nella sua: “Estate in Sant’Andrea.

Nell’ottobre del 1870 partecipò alla campagna di Francia come capitano; e dopo la battaglia di Pranthoy fu promosso al grado di capo squadrone di stato maggiore.

Ritiratosi visse a Lecco, ove per più di una decina di anni fu consigliere provinciale a Como; nelle elezioni politiche fu quattro volte candidato radicale con migliaia di voti nel suo collegio non venendo eletto, a causa dei suoi principi schiettamente repubblicani. Morì nel 1904.

Note biografiche tratte e riassunte da Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Ernesto_Pozzi

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Ernesto Pozzi
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Pozzi, Ernesto
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