Dall’incipit del libro:

Io mi risveglio, ed il grosso uomo parlava ancora.
– Io ho un vicino, raccontava egli al signore seduto al suo fianco, un vicino che chiamerei il mio onorevole amico, se io avessi l’onore di essere il signor Massari e se il mio vicino fosse ministro. Ma per i tempi che corrono, che la si figuri! il mio vicino non è neppure un martire . Egli è bene restato una dozzina d’anni in esilio, i suoi beni furono sequestrati, i suoi parenti cacciati in prigione, la sua casa ridotta ad albergo di sbirri e gendarmi, la sua fortuna minata; egli lottò bene e senza posa della penna e della parola contro il sovrano del suo paese…. ma e’ non si credette giammai abbastanza martire per domandare un posto nel paradiso del Bilancio, quando i martiri invadevano la patria come gl’insetti invadono i cenci del mendicante. Appena se lo nominarono deputato.

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titolo:
I moribondi del Palazzo Carignano
titolo per ordinamento:
moribondi del Palazzo Carignano (I)
autore:
opera di riferimento:
"I moribondi del Palazzo Carignano", di Ferdinando Petruccelli della Gattina; F. Perelli; Milano, 1862
licenza:

data pubblicazione:
13 giugno 2006
opera elenco:
M
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Distributed proofreaders, http://www.pgdp.net
pubblicazione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it
Alberto Barberi, collaborare@liberliber.it
revisione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it