Luigi Pizzirani detto “Giggi” o “Giggetto” nacque a Roma il 14 settembre 1870.
Collaborò al “Messaggero” e nell’ambito della rubrica “Valigia” scrisse molti sonetti dialettali fin dal 1894. Fu cronista del “Travaso quotidiano”.
Nel 1900 la sua raccolta di sonetti romaneschi Quo vadise?, che narra l’epopea cristiana del Sinkiewicz attraverso uno degli innumerevoli adattamenti teatrali, ebbe la prefazione del prof. Francesco Sabatini.
Nel 1900 divenne redattore capo del “Rugantino” che in pratica ospitò tutti i suoi lavori fin dal 1893 e per il quale registrava in versi quasi quotidianamente gli avvenimenti del giorno. Per lo stesso giornale scrisse anche romanzi a puntate tra i quali il romanzo storico Bartolomeo Pinelli e ne divenne direttore nel 1937, direzione che mantenne fino al 1944.
Scrisse per la rivista satirica “Modernissima”. Per il giornale “La Tribuna” lavorò anche come revisore di bozze.
Fu sempre attivo in ogni iniziativa in onore del linguaggio romanesco sovente presentando nuovi scrittori dialettali e scrivendo prefazioni ai loro libri (Gualtiero Sbardelli, Natale Polci, Silvio Scialanca, Giuseppe De Angelis [Peppe Dea], Anacleto Rinaldi).
Morì a Roma nel 1946.
Opere:
- Quo vadise? 1900
- Una giostra di tori al Colosseo. Roma, 1911
- Giustizie e giustiziati, Roma, 1911
- Nerone nel Medioevo, Roma 1911
- Guerrieri antichi e burattini moderni. Sonetti romaneschi, Roma 1919
- Romani antichi e burattini moderni. Sonetti romaneschi, Roma 1928
- La disfida di Barletta, Roma, 1934
- Quo vadise? E nuove poesie, Roma 1921
- Ghetanaccio, Roma, 1924
- Sotto il naso della lupa, Roma 1928
- Quanno Berta filava, Roma, 1907 e 1928
- Calligola ar lago de Nemi, Roma 1938
- Papa Sisto, romanzo storico, Roma 1950
- Beatrice Cenci, Romanzo storico, Roma 1950
Fonti:
- Ettore Veo: I poeti romaneschi: notizie, saggi, bibliografia. Anonima Romana editore, 1927.
- Marco Menato: Voci di Roma. Per una biblioteca della poesia dialettale romana. Roma, 1995.
Note biografiche a cura di Paolo Alberti
Elenco opere (click sul titolo per il download gratuito)
- Quanno Berta filava...
Volume in due parti, nella prima delle quali l’autore ha voluto raccogliere, sotto il titolo “Amore amaro” la sua produzione poetica dialettale giovanile. Nella seconda parte, “Scene e macchiette popolari” e “Na festa popolare in famija” abbiamo efficaci quadretti della vita popolare della borgata.
