Giovanni Battista Poli nacque a Brescia nel 1826. Il padre si chiamava Giacomo.
Trasferito a Torino come emigrato politico si laureò nella locale università nel 1853.
Iniziò ad esercitare la professione medica a Aiguebelle, in Savoia, dove ebbe nel 1856, una figlia, Maria Giuseppina, da Rosa Maulin. Maria Giuseppina divenne poi, sposata con Luigi Paolucci, collaboratrice di diversi giornali di occultismo e traduttrice di testi di Flammarion, Mulford e Myers.
In quel periodo lavorò come medico del personale dei lavori delle strade ferrate da Modane ad Aix les Bains e fu introdotto allo studio e alla pratica dell’omeopatia dal Dott. Demeure di Nancy.
Nel 1857 esercitava a Genova specializzatosi in malattie del petto; in seguito alle conseguenze della battaglia di Solferino del 1859 potè fare ritorno alla sua città natale dove fu nominato Medico Chirurgo Divisionario per l’assistenza ai feriti di Santa Chiara.
Aveva nel frattempo iniziato a pubblicare opuscoli per diffondere le idee e la pratica della medicina omeopatica e a criticare, sempre con stampa di opuscoli e personalmente nello svolgimento della professione, la pratica del salasso. Nel 1866 in occasione dell’epidemia di colera pare che prevenisse l’insorgenza del morbo ponendo dei dischi di rame sulla pelle nella zona dell’epigastrio abbinati a sacchetti di seta contenenti canfora, ottenendo a quanto sembra buoni risultati. Queste sue posizioni gli procurarono persecuzioni, minacce e percosse.
Perdurando questa situazione per un decennio, decise di emigrare in America latina. Fu Tenente Colonnello medico nell’esercito argentino nel 1870 e più tardi Medico Ispettore straordinario alla Colonia Resistencia del Gran Chaco. Nel 1871 una gravissima epidemia di febbre gialla lo portò a prestarsi come medico omeopatico presso le organizzazioni sanitarie del paese. Ebbe un diploma d’onore, nel 1872, per l’opera prestata durante questa epidemia conferitogli dalla Commission Popular di Buenos Aires. Anche il governo italiano lo decorò con medaglia d’argento riservata ai Benemeriti della salute pubblica.
Trascorse in Sud America 18 anni raggiungendo una posizione di tutto rilievo a Rio de Janeiro dove aveva conseguito nuovamente la laurea in medicina e chirurgia.
Nel 1886 pubblicò un articolo sul quotidiano “La patria italiana”, giornale fondato e diretto dal bresciano Basilio Cittadini, nel quale attaccava governo e famiglia reale la qual cosa gli valse l’espulsione e il 26 febbraio dello stesso anno fu imbarcato per l’Italia.
Tornato in Italia si stabilì dapprima a Genova e poi a Milano. A Genova aveva studio in Via San Sebastiano 15 e curava i poveri gratuitamente fornendo persino i medicamenti senza richiedere compenso.
Specializzatosi nella cura delle fistole, aveva messo a punto un suo ritrovato, il Noaplasticum Optimum, che già aveva sperimentato in Brasile, e che aveva proprietà cicatrizzanti e antisettiche.
Il posto del dott. Poli nella storia dell’omeopatia è garantito dai suoi studi su uso e preparazione dei medicinali isopatici che, forse un po’ spericolatamente, presumeva poter essere usati anche in caso di cancro.
Tra le sue pubblicazioni ricordiamo:
- L’isopathia nella terapeutica moderna (Genova 1888);
- Le fistole in qualunque parte del corpo sono tutte radicalmente guarite col nuovo metodo antisettico interno, detto septipathia, e senza alcuna operazione (Genova, 1888);
- La septipathia, con alcuni cenni sulla allopathia, homeopathia, isopathia e chromopathia (Milano 1890);
- La guarigione del cancro mediante l’isopatia e l’omiopatia, scoperta nel 1889 al Brasile (Milano 1895);
oltre al testo qui riprodotto in edizione digitale:
- Allopatia od omeopatia? ossia Medicina antica o medicina nuova? / confronti storico-critici (Brescia 1864)
Fonti:
- A. Fappani: Enciclopedia bresciana, vol. XIII, voce Poli, Giovanni Battista. Brescia, 1996.
- A. Lodispoto: Storia dell’omeopatia in Italia. Roma, 1961.
Ringrazio Michele De Russi per la documentazione fornitami.
Note biografiche a cura di Paolo Alberti
Elenco opere (click sul titolo per il download gratuito)
- Allopatia od omeopatia?
Ossia Medicina antica o medicina nuova?
All’epoca della pubblicazione di questo opuscolo dal carattere divulgativo, l’omeopatia stava consolidando la sua azione e il proprio corpo dottrinario al quale aveva dato vita Hahnemann, morto ormai da oltre un ventennio.