Giovanni Peruzzini, (Venezia, 6 giugno 1815 – ivi, 16 maggio 1869) fu ibrettista e direttore degli spettacoli al Teatro alla Fenice di Venezia negli anni ’40, nel 1842 collaborò con Piave alla stesura del suo primo libretto, Il Duca d’Alba, per Pacini. Scrisse Pietro Candiano IV (1842) e Gli ultimi giorni di Suìi (1843), musica di Giovanni Battista Ferrari, andati in scena alla Fenice di Venezia con successo, soprattutto il secondo. Verdi, in trattative per la sua prima opera in quel teatro, lo nomina come possibile librettista:

«sarei d’opinione che la Presidenza stessa comettesse il libretto a quel poeta che ne ha scritto già due per il M.° Ferrari» (a Mocenigo, 9 aprile 1843).

Ma il presidente Mocenigo risponde prontamente che Peruzzini è «già impiegato per altra opera» (Mocenigo a Verdi, 19 aprile 1843), la Giuditta con musica di Samuele Levi che andrà in scena alla Fenice il 14 febbraio 1844, ventiquattro giorni prima di Emani, con Sofia Loewe e Antonio Superchi.

Peruzzini fu anche poeta al Teatro alla Scala dopo il 1850. Altri suoi libretti sono La sposa d’Abido (Venezia, 1846) per Eugenio Poniatowski, Jone (Milano, 1858) e La contessa d’Amalfi (Torino, 1864) per Errico Petrella, Le due regine (1856) per Emanuele Muzio.

Note biografiche tratte e riassunte da:
Vivaverdi : dalla A alla Z Giuseppe Verdi e la sua opera, di Eduardo Rescigno, BUR Rizzoli, 2012.

Elenco opere (click sul titolo per il download gratuito)

  • Cellini a Parigi
    Melodramma semiserio in quattro giornate
    Questo è il libretto del melodramma di Peruzzini, del 1845, tratto dal romanzo Ascanio di Alexandre Dumas, edito un paio d'anni prima. L'autore si scusa, nell'avvertimento, per la necessaria poca fedeltà al romanzo, ma in verità le infedeltà sono numerose. Per seguire con cura la trama si consiglia di leggere prima il romanzo di Dumas.
 
autore:
Giovanni Peruzzini
ordinamento:
Peruzzini. Giovanni
elenco:
P