Dall’incipit del libro:

O Genovese ove ne vai? qual raggio
Brilla di speme su le audaci antenne?
Non temi oimè le penne
Non anco esperte degli ignoti venti?
Qual ti affida coraggio
All’intentato piano
De lo immenso oceano?
Senti le beffe dell’Europa, senti
Come deride i tuoi sperati eventi.

Ma tu il vulgo dispregia. Erra chi dice,
Che natura ponesse all’uom confine
Di vaste acque marine,
Se gli diè mente onde lor freno imporre:
E dall’alta pendice
Insegnolli a guidare
I gran tronchi sul mare,
E in poderoso canape raccorre
I venti, onde su l’acque ardito scorre.

Così l’eroe nocchier pensa, ed abbatte
I paventati d’Ercole pilastri;
Saluta novelli astri;
E di nuove tempeste ode il ruggito.
Veggon le stupefatte
Genti dell’orbe ascoso
Lo stranier portentoso.
Ei riede; e mostra i suoi tesori ardito
All’Europa, che il beffa ancor sul lito.

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titolo:
Le Odi
titolo per ordinamento:
Odi (Le)
autore:
opera di riferimento:
Giuseppe Parini, Le Odi, ed. critica a cura di Dante Isella Milano: R. Ricciardi, 1975, Collezione: Documenti di filologia
cura:
Dante Isella
licenza:

data pubblicazione:
24 maggio 2001
opera elenco:
O
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Vittorio Volpi, volpi@galactica.it
pubblicazione:
Lorenzo Ribaldi, ribaldi@tiscalinet.it
revisione:
Stefano D'Urso, stefano.durso@mclink.it