I vecchi e i giovani è un romanzo dello scrittore siciliano Luigi Pirandello, pubblicato a puntate per la prima volta nel 1909 sulla “Rassegna contemporanea”. La pubblicazione in volume presso i Fratelli Treves uscì nel 1913; nel 1931 l’autore revisionò il testo per l’edizione Mondadori, rimasta poi definitiva

È un romanzo sociale di ambientazione siciliana. È la Sicilia dei sanguinosi moti dei Fasci siciliani del 1893, sconvolta dalle lotte di classe, con i clericali da un lato, tesi ad impedire il consolidamento del nuovo regime liberale, e la classe dirigente dall’altro, che disperde nel disordine morale i sacrifici e i meriti acquisiti.

Più che casi individuali, i personaggi del romanzo interpretano i diversi aspetti della complessa situazione storica che stanno vivendo. Così il principe don Ippolito di Colimbetra, fedele suddito borbonico; don Flaminio Salvo, esponente della nuova borghesia capitalista; Roberto Auriti, glorioso garibaldino che si spegne in un’esistenza amorfa; il giovane principe Gerlando di Colimbetra, sostenitore delle nuove idee e per questo costretto all’esilio.

I personaggi rappresentano un contrasto di concezioni e di ideali che si risolve nel contrasto tra due generazioni: quella che ha fatto l’Unità e che vede perduta l’eredità del Risorgimento, e quella più giovane, che nel gretto conservatorismo dei padri scorge solo la difesa di interessi reazionari.

Ne I vecchi e i giovani l’autore esprime un giudizio storico molto severo sul processo di riunificazione dell’Italia e dello stato nato da essa. Non a caso Carlo Salinari, analizzando questo romanzo, parla di tre “fallimenti collettivi” riferendosi al Risorgimento, come mancato moto generale di rinnovamento dell’Italia; all’unità, come fallito strumento di liberazione e di sviluppo delle zone più arretrate e in particolare della Sicilia e dell’Italia meridionale; e al socialismo, che avrebbe potuto essere la ripresa del movimento risorgimentale.

Note tratte e riassunte da Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/I_vecchi_e_i_giovani

Dall’incipit del libro:

La pioggia, caduta a diluvio durante la notte, aveva reso impraticabile quel lungo stradone di campagna, tutto a volte e risvolte, quasi in cerca di men faticose erte e di pendii meno ripidi. Il guasto dell’intemperie appariva tanto più triste, in quanto, qua e là, già era evidente il disprezzo e quasi il dispetto della cura di chi aveva tracciato e costruito la via per facilitare il cammino tra le asperità di quei luoghi con gomiti e giravolte e opere or di sostegno or di riparo: i sostegni eran crollati, i ripari abbattuti, per dar passo a dirupate scorciatoje. Piovigginava ancora a scosse nell’alba livida tra il vento che spirava gelido a raffiche da ponente; e a ogni raffica, su quel lembo di paese emergente or ora, appena, cruccioso, dalle fosche ombre umide della notte tempestosa, pareva scorresse un brivido, dalla città, alta e velata sul colle, alle vallate, ai poggi, ai piani irti ancora di stoppie annerite, fino al mare laggiù, torbido e rabbuffato. Pioggia e vento parevano un’ostinata crudeltà del cielo sopra la desolazione di quelle piagge estreme della Sicilia, su le quali Girgenti, nei resti miserevoli della sua antichissima vita raccolti lassù, si levava silenziosa e attonita superstite nel vuoto di un tempo senza vicende, nell’abbandono d’una miseria senza riparo. Le alte spalliere di fichidindia, ispide, carnute e stravolte, o le siepi di rovi secchi e di agavi, le muricce qua e là screpolate erano di tratto in tratto interrotte da qualche pilastro cadente che reggeva un cancello scontorto e arrugginito o da rozzi e squallidi tabernacoli, i quali, nella solitudine immobile, guardati dagl’ispidi rami degli alberi gocciolanti, anziché conforto ispiravano un certo sgomento, posti com’eran lì a ricordare la fede a viandanti (per la maggior parte campagnuoli e carrettieri) che troppo spesso, con aperta o nascosta ferocia, dimostravano di non ricordarsene.

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titolo:
I vecchi e i giovani
titolo per ordinamento:
vecchi e i giovani (I)
descrizione breve:
È un romanzo sociale di ambientazione siciliana. È la Sicilia dei sanguinosi moti dei Fasci siciliani del 1893, sconvolta dalle lotte di classe, con i clericali da un lato, tesi ad impedire il consolidamento del nuovo regime liberale, e la classe dirigente dall'altro, che disperde nel disordine morale i sacrifici e i meriti acquisiti.
autore:
opera di riferimento:
I vecchi e i giovani / Luigi Pirandello ; a cura di Anna Nozzoli ; cronologia di Simona Costa - Milano : A. Mondadori, 1992 - LXI, 549 p. ; 19 cm
cura:
Anna Nozzoli
licenza:

data pubblicazione:
10 dicembre 2013
opera elenco:
V
ISBN opera di riferimento:
88-04-36548-X
ISBN:
9788897313526
soggetto BISAC:
FICTION / Classici
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Ugo Santamaria
Franco Perini (revisione)
impaginazione:
Ugo Santamaria
pubblicazione:
Marco Calvo
revisione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it