Dall’incipit del libro:
GUIDO (offrendo dal salotto da pranzo) “Chartreuse”?
Aspetta la risposta. E poiché Silia non risponde:
“Anisette”?
c.s.
“Cognac”?
c.s.
Insomma? a mio gusto?
Versa un bicchierino d’anisette e viene a porgerlo a Silia.
Ecco
SILIA (lo lascia aspettare senza scomporsi dal suo atteggiamento; poi, scrollandosi per il fastidio di vederselo lì accanto con quel bicchierino in mano) Ufff!
GUIDO (subito, allo sbuffo, bevendo lui d’un tratto il bicchierino e poi inchinandosi) E grazie dell’incomodo! Non ne avevo proprio nessuna voglia, per me.
Va a posare il bicchierino di là — siede — si volta a guardar Silia che s’è ricomposta nel primo atteggiamento, e dice:
Potessi almeno sapere che cos’hai!
SILIA Se tu, in questo momento, mi credi qua…
GUIDO Ah! non sei qua? Sei fuori?
SILIA (smaniosamente) Fuori, sì! fuori! fuori!
GUIDO (piano, dopo una pausa, come a se stesso) E dunque io qua sono solo. Benissimo. Potrei, come un ladro, approfittarmi di quello che vi trovo.


