Il Concerto per violino e orchestra n. 1 in mi bemolle maggiore, Op. 6, fu composto da Niccolò Paganini in Italia, probabilmente tra il 1817 e il 1818. Il concerto rivela che la magia tecnica di Paganini era completamente sviluppata. Il pubblico contemporaneo rimase a bocca aperta per i passaggi estesi dei terzi a doppia corda, sia cromatici che armonici.

Paganini voleva che il Concerto fosse ascoltato in Mi bemolle maggiore: le parti orchestrali erano scritte in Mi bemolle e la parte solista era scritta in Re maggiore con le istruzioni per il violino di accordare un semitono alto (una tecnica nota come scordatura) in modo che avrebbe suonato quindi in Mi bemolle.

Ciò consente al solista di ottenere effetti sonori in Mi bemolle, cosa impossibile con la normale accordatura. Ne è un esempio l’apertura del terzo movimento, in cui il violino suona rapidamente La-Sol-Fa♯-Mi-Re in scala discendente, sia con l’archetto che pizzicato, che è possibile su una corda vuota in Re, ma estremamente difficile nella chiave di Mi bemolle (ovvero suonare Si♭-La♭-Sol-Fa-Mi♭) perché per suonare questa scala discendente sarebbero necessarie due corde, mentre per suonarla nella chiave di Re è necessaria solo una corda.

Inoltre, avere l’orchestra che suona in Mi bemolle sembra far sembrare in modo relativamente muto il suono dell’orchestra rispetto al violino solista, perché la sezione orchestrale degli archi suona meno frequentemente su corde vuote, con il risultato che la parte di violino solista emerge più chiaramente e brillantemente dall’accompagnamento orchestrale.

Una versione del pezzo fu successivamente pubblicata (da un compositore sconosciuto) con le parti orchestrali scritte in Re maggiore. Questo fu presumibilmente fatto in vista della prima edizione, per adattare una esecuzione senza necessità della scordatura. Forse a causa del disuso di questa tecnica, la versione in Re maggiore assunse popolarità, diventando più riconosciuta ed eseguita rispetto all’originale. Di conseguenza, l’esistenza dell’opera nella sua chiave originariamente intesa di Mi bemolle è piuttosto sconosciuta e la composizione originale è stata eclissata.

Note tratte e riassunte da Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Concerto_per_violino_e_orchestra_n._1_(Paganini)

lista di esecuzione:

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album:
Niccolò Paganini. Violinkonzerte Nr. 1 Und Nr. 2. Yehudi Menuhin Violine. The Royal Philharmonic Orchestra. Dirigent Alberto Erede
titolo:
Concerto per violino e orchestra n° 1 in Re maggiore, Op. 6
sottotitolo:
Direttore: Alberto Erede
titolo per ordinamento:
Concerto per violino e orchestra n° 1 in Re maggiore, Op. 6
descrizione breve:
Paganini voleva che il Concerto fosse ascoltato in Mi bemolle maggiore. Una versione del pezzo fu successivamente pubblicata (da un compositore sconosciuto) con le parti orchestrali scritte in Re maggiore. Questo fu presumibilmente fatto in vista della prima edizione, per adattare una esecuzione senza necessità della scordatura. Forse a causa del disuso di questa tecnica, la versione in Re maggiore assunse popolarità, diventando più riconosciuta ed eseguita rispetto all'originale. Di conseguenza, l'esistenza dell'opera nella sua chiave originariamente intesa di Mi bemolle è piuttosto sconosciuta e la composizione originale è stata eclissata.
autore:
artista:
  • Erede, Alberto (ruolo: Direttore)
  • Menuhin, Yehudi (ruolo: Violinista)
  • Paganini, Niccolò (ruolo: Compositore)
  • The Royal Philharmonic Orchestra (ruolo: Orchestra)
cura:
Marco Calvo, https://www.marcocalvo.it/
Dario Giannozzi
licenza:

data pubblicazione:
19 gennaio 2022
etichetta:
EMI Electrola
anno di pubblicazione opera di riferimento:
1960
genere:
Musica classica
opera elenco:
C
tipo registrazione:
In studio analogica
pubblicazione:
Dario Giannozzi
revisione:
Dario Giannozzi