Nuovamente dal testo greco tradotta da A. Nibby membro ordinario dell’Accademia romana di archeologia. Volume 1

L’opera, in origine in dieci libri, s’intitola Periegesi della Grecia. Per periegesi s’intende quel filone storiografico, soprattutto di epoca ellenistica, che, intorno a un itinerario geografico, raccoglie notizie storiche su popoli, persone e località, verificate, per quanto possibile, dall’esperienza diretta. Situandosi in questo filone, Pausania scelse di descrivere quanto di notevole, dal punto di vista artistico e socio-religioso, fosse rimasto in Grecia, certamente situandosi nel movimento di ellenofilia che contraddistinse l’età degli Antonini.

Ogni libro, fatta eccezione per l’Eubea e la Tessaglia, descrive una regione della Grecia antica, con excursus storici e geografici intesi a informare su fatti d’importanza secondaria o chiarire punti cardine, presupponendo la conoscenza delle opere storiche maggiori, quali la Guerra del Peloponneso di Tucidide e le Storie di Erodoto. In effetti, oltre alla conoscenza autoptica, Pausania cita spesso opere storiografiche e, in molti casi, lavori poetici anche di minore rilevanza o poemi arcaici, i quali spesso costituiscono fonte privilegiata di conoscenza.

L’autore, partendo dall’Attica (I libro), descrive Corinto e l’Argolide (II), per poi soffermarsi sul Peloponneso (Laconia e Messenia) (III-IV), sull’Elide, con un’ampia trattazione sulle Olimpiadi e sull’area del santuario di Zeus Olimpio (V-VI), l’Acaia; il VII libro contiene con divagazioni sulla colonizzazione greca arcaica, mentre l’VIII libro descrive l’Arcadia. L’opera, forse incompiuta, come detto, si chiude con la descrizione della Beozia (IX) e della Focide, con particolare attenzione a Delfi (X).

Sinossi tratta da Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Pausania_il_Periegeta

Dall’incipit del libro:

Mi sembrò affatto necessario premettere a questa mia versione qualche notizia sullo Scrittore tradotto, esporre il merito della sua opera, accennare i motivi che mi mossero a volgarizzarlo, e finalmente mostrare le traccie, che mi propongo seguire nella piena sua illustrazione, della quale ho testè publicato un saggio.
Quantunque non vi sia opera più conosciuta di quella di Pausania, pure dell’autore stesso assai scarse notizie ci sono rimaste. Il nome di Pausania fu assai celebre nell’antichità. La Laconia diede alla luce tre uomini illustri così chiamati; il vincitore de’ Medi a Platèa, non Re, ma tutore di Plistarco Re di Sparta; il Re che cooperò a far riacquistare la libertà agli Ateniesi; ed uno Scrittore filologo. Vi fu pure un medico di questo nome, ed un amico di Empedocle. Pausania nomavasi anco quel nobile macedone, che spense Filippo padre di Alessandro; quel Proedro di cui parla l’oracolo di Tralli; quello scrittore di Tattica lodato da Eliano; e finalmente quello rammentato da Atenèo, e di soprannome il Pozzo Altri ve ne furono meno famosi; ma a niuno di costoro appartiene l’opera conosciuta sotto il nome di Descrizione della Grecia.

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titolo:
Descrizione della Grecia
sottotitolo:
Nuovamente dal testo greco tradotta da A. Nibby membro ordinario dell’Accademia romana di archeologia. Volume 1
titolo per ordinamento:
Descrizione della Grecia
autore:
opera di riferimento:
Descrizione della Grecia di Pausania nuovamente dal testo greco tradotta da A. Nibby membro ordinario dell’Accademia romana di archeologia. Volume 1. [-4.]. - Roma : presso Vincenzo Poggioli stampatore della R.C.A., 1817-1818. - 4 v. ; 8º.
licenza:

data pubblicazione:
28 novembre 2017
opera elenco:
D
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Gianluigi Trivia, gianluigi.trivia@gmail.com
Ruggero Volpes, r.volpes@alice.it
pubblicazione:
Catia Righi, catia_righi@tin.it
revisione:
Ruggero Volpes, r.volpes@alice.it
traduzione:
Antonio Nibby