Sebastiano Purgotti nacque a Cagli nel 1799 da Nicola e Rosa Morbidi. La famiglia paterna aveva origini veneziane: il bisavolo Girolamo, farmacista, era giunto ad Urbino nel 1731 per insegnarvi farmaceutica; il nonno Sebastiano conseguì ad Urbino nel 1771 il diploma di chirurgo; il padre Nicola era farmacista in Cagli.

Seguì corsi di lettere e di scienze filosofiche e matematiche. Nel novembre del 1817 si iscrisse ai corsi di legge dell’Università degli Studi di Roma, ma frequentò anche quelli di medicina e fisica-matematica e nel 1819 conseguì il diploma di magistero in diritto pubblico e criminale. Si distinse anche nei corsi delle discipline scientifiche e nel 1820 tenne due prolusioni dal titolo Proprietà generale dei corpi e Teoria delle forze centrali.

Tornato a Cagli, fino al 1827 collaborò con il padre nella farmacia di famiglia nella piazza maggiore (attuale piazza Matteotti), raggiungendo una certa fama grazie all’ideazione di un nuovo procedimento per preparati a base di solfato di chinino. Egli però non abbandonò l’aspirazione a ricoprire una cattedra universitaria in particolare per l’insegnamento della chimica.

All’epoca dei suoi studi l’Università di Roma non conferiva il diploma per quella specifica disciplina. Purgotti allora, nel 1827, fece domanda di concorso per una cattedra presso la libera Università degli Studi di Urbino, ma contemporaneamente fu chiamato dall’ateneo di Perugia ad insegnare chimica, botanica e farmaceutica «venendo dispensato dalla legge del concorso per la fama che già ovunque si spandeva chiarissima del suo ingegno e per le buonissime relazioni sulla sua probità» (Marino, 1992, p. 217).

A Perugia ricoprì sempre più importanti cariche all’interno dell’Università: nel 1831 fu nominato membro del collegio filosofico, nel 1834 divenne professore di matematica, dal 1853 fu bibliotecario e vice direttore ed infine nel 1854 fu nominato Rettore. Sempre in quell’Ateneo fu preside delle facoltà di scienze fisiche e matematiche e dell’accademia medico-chirurgica e direttore delle scuole di farmacia.

Purgotti fu uno studioso di grande rigore, umanamente modesto e strenuo conservatore dal punto di vista politico: ebbe sempre un atteggiamento ostile nei confronti dei moti rivoluzionari.
Dal punto di vista scientifico, non fornì contributi originali, ma fu molto attivo nella divulgazione, soprattutto a favore della nascente teoria atomica moderna.

Nel corso della sua vita pubblicò oltre cento opere scientifiche di vario argomento, dalle scienze fisico-chimiche all’idrologia minerale, dalle scienze matematiche alle filosofiche. Nel 1838 pubblicò un importante saggio, Teoria atomica, nel quale riepilogava e discuteva tutte le proposte formulate dai chimici nei primi decenni dell’Ottocento allo scopo di determinare le proporzioni in cui le diverse sostanze si combinavano fra loro.

Dal testo emergono tre elementi importanti: Purgotti aderiva alla teorica atomica; conosceva l’ipotesi di Avogadro, al quale attribuiva la priorità nella formulazione della stessa; la applicava secondo l’interpretazione offerta da Jöns Jacob Berzelius, ovvero: volumi uguali di gas alle stesse condizioni di temperatura e pressione contengono lo stesso numero di atomi (non di molecole).

Una delle motivazioni che spingevano Purgotti ad aderire all’interpretazione di Berzelius dell’ipotesi di Avogadro era da individuare nel rifiuto di una possibile divisione degli atomi in molteplici frazioni, che il fisico torinese aveva invece teorizzato in più di un’occasione. Nel 1839 diede alle stampe il primo volume del Trattato elementare di chimica applicata specialmente alla medicina e alla agricoltura, un manuale che fu adottato in numerose università e conobbe molte edizioni.

Purgotti fu molto attivo anche nel settore dell’idrologia chimica, analizzando per primo molte acque minerali italiane, grazie agli strumenti dell’analisi ponderale e della stechiometria.
Notevole la sua presenza anche nel dibattito culturale e politico dell’Università e della città di Perugia. Fra le numerose polemiche sostenute, di particolare interesse è quella relativa alla pubblicazione di The descent of man (L’origine dell’uomo) di Charles Darwin nel 1871.

Purgotti si oppose senza esitazione all’ipotesi di una derivazione dell’essere umano dagli animali. I tre regni della natura erano totalmente distinti e indipendenti fra loro, e l’uomo si distingueva da tutte le altre creature, perché la sua intelligenza non era di origine naturale, ma divina.

Fu nominato membro onorario di trentadue accademie di scienze e di lettere tra cui l’Accademia Nazionale dei Lincei, quella dei Georgofili di Firenze, la Società di farmacia degli Stati sardi, l’Associazione farmaceutica lombarda e la Società farmaceutica umbra della quale fu anche presidente.

Altre onorificenze gli furono tributate da papa Pio IX, al quale lo scienziato dedicò il suo trattato di chimica. Nel 1851 il papa lo onorò di medaglia d’oro e nel 1855 lo insignì della croce dell’Ordine di San Silvestro. Il comune di Perugia nel 1867 coniò appositamente per lui una medaglia d’oro mentre il re Vittorio Emanuele II nel 1871 lo nominò cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia.

Morì a Perugia nel 1879 lasciando la consorte Berenice Rosini d’Arezzo, sua compagna di vita dal 1826, e tre figli, due maschi e una femmina. Il maggiore di questi, Enrico, divenne professore di fisica e matematica, il secondo uomo di Chiesa mentre la figlia prese i voti monastici. Anche i figli di Enrico avrebbero esercitato la professione di chimico.

Cagli, città natale di Purgotti, gli ha dedicato una delle vie principali del centro storico, già via Giuoco del Formaggio. Nel cimitero di Perugia gli è stato eretto un monumento.

Bibliografia:

  • A. Tarducci, Dizionarietto biografico cagliese. Cenni storici su 360 cittadini cagliesi, Cagli, 1909
  • G. Provenzal, Profili bio-bibliografici di chimici italiani. Sec. XV-XIX, Roma 1938
  • F. Magni, S. da Campagnola e L. Severi, Sebastiano Purgotti e i suoi tempi (1799-1879), Cagli, 1980
  • M. Tabarrini, L’Umbria si racconta. Dizionario P-Z, Foligno, 1982
  • G. Marino, Una dinastia di chimici perugini: i Purgotti., in Atti del IV Convegno nazionale di fondamenti e storia della chimica, Venezia… 1991, a cura di G. Michelon, Roma 1992
  • M. Ciardi, Riforme scientifiche e Risorgimento. Chimici e nomenclatura nell’Italia preunitaria, in Atti del VII Convegno nazionale di storia e fondamenti della chimica, L’Aquila… 1997, a cura di G. Corradini, Roma 1997
  • M. Ciardi, Reazioni Tricolori. Aspetti della chimica italiana nell’età del Risorgimento, Milano 2010

Fonti:

Note biografiche a cura di Claudia Pantanetti, Libera Biblioteca PG Terzi aps

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autore:
Sebastiano Purgotti
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Purgotti, Sebastiano
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