Albert RobidaAlbert Robida (Compiègne, 14 marzo 1848 – Neuilly-sur-Seine, 11 ottobre 1926)
Figlio di un carpentiere, era destinato a diventare notaio e compì i primi studi in questa direzione; si rivelò però ben presto il suo autentico genio creativo: nonostante la forte miopia, Albert era un abilissimo disegnatore e possedeva un’esuberante fantasia. Nel 1865 ultimò la sua prima serie di caricature satiriche; questi disegni finirono di persuadere la famiglia a lasciargli intraprendere l’attività di illustratore e caricaturista: a 19 anni Robida si trasferì a Parigi ed iniziò una proficua collaborazione per diverse riviste popolari parigine, tra le quali La Chronique illustrée e Le Polichinelle.

A quest’attività si aggiunse pochi anni dopo anche quella di cronista di guerra: seguì gli svolgimenti della Guerra Franco-Tedesca del 1870 e, arruolato come guardia nazionale, gli eventi tragici della Comune di Parigi immediatamente successivi. Il suo diario quotidiano di schizzi e acquarelli ci consegna una preziosa memoria di quei tempi e rappresenta una prima testimonianza di un tema – quello della guerra e della distruzione – che sarà ricorrente nella sua opera artistica.
Per i successivi cinque anni, fino al 1876, data in cui si stabilì definitivamente a Parigi, Robida percorse in lungo e in largo l’Europa come corrispondente-giornalista-illustratore freelance.

A partire dal 1879 Robida realizzò, scrivendo il testo e corredandolo di straordinarie immagini, Voyages très extraordinaires de Saturnin Farandoul. Quest’opera fu seguita da una serie di romanzi di fantascienza fantasiosi e riccamente illustrati: Le Vingtième Siècle (1882), La Vie électrique (1883), La Guerre au vingtième siècle (1887), L’Horloge des siècles (1902), e L’Ingénieur Von Satanas (1919).

Spesso il nome di Robida è stato accostato a quello di Jules Verne a proposito dei suoi romanzi di avventura e fantascienza, sebbene in Robida si assista ad un più audace volo della fantasia, sbrigliato dalla meticolosa ricerca scientifica e geografica di Verne, ed ad un più spiccato interesse per gli aspetti sociali e antropologici. Entrambi gli autori furono ispiratori dei primi registi  della fantascienza cinematografica europea: Georges Méliès (si pensi al suo Le voyage dans la Lune) e Marcel Fabre che nel 1913 diresse e interpretò Le avventure straordinarissime di Saturnino Farandola.

Nel 1880 fondò La Caricature, un periodico satirico e di costume, che spaziava in vari campi, dalla storia alle previsioni del futuro; ne fu direttore per 12 anni e ospitò le firme di grandi nomi dell’illustrazione francese di primo Novecento (Ferdinand Bac, Caran d’Ache ed altri). Il giornale, al suo esordio – prima che venissero concesse più ampie libertà al diritto di stampa – rappresentò una forte rottura con il rigido moralismo seguito ai fatti della Comune di Parigi. La pubblicazione si fece notare inoltre per l’uso audace del colore nelle sue copertine che fu ottenuto sfruttando le più recenti tecnologie in fatto di stampa.

La fama di Robida presso i contemporanei si dovette in modo particolare alla sua opera di artista illustratore di edizioni di lusso di grandi autori (Rabelais, Perrault, Balzac, Villon, Cervantes, Swift, Shakespeare…) e al suo talento di disegnatore di architetture e paesaggi urbani. Nel 1900 presentò all’Esposizione Universale di Parigi la sua opera, la Vieux Paris, emblematica del rapporto ambivalente di Robida con l’innovazione: l’Esposizione era orgogliosa della modernità delle sue mostre; paradossalmente, tuttavia, una delle sue attrazioni di maggior successo si rivelò proprio la città modello costruita da Robida lungo la Senna con lo scopo di riportare in vita la vecchia Parigi.

Quella in cui opera Albert Robida è una ricchissima stagione della fantascienza francese, ed egli fu autore assai interessante, l’unico che, grazie alle sue capacità satiriche e di altissimo illustratore, godette di una fama pari a quella di Verne. Indubbio precursore di questa fortunata stagione fu Jean-Ignace-Isidore Gérard noto con lo pseudonimo di Grandville (1803 – 1847), autore, tra l’altro di Autre monde. Transformations, visions, incarnations, ascensions, locomotions, explorations, pérégrinations, excursions, stations, cosmogonies, fantasmagories, rêveries, folâtreries, facéties, lubies, métamorphoses, zoomorphoses, lithomorphoses, métempsycoses, apothéoses et autres choses (1844), ricco di un’enorme quantità di spunti caricaturali, surrealistici e ironici, che certo furono di preziosa ispirazione per Robida.

Fu proprio per la fervidissima immaginazione dimostrata nelle sue opere che questi venne successivamente riscoperto e amato dai posteri principalmente come romanziere e talentuoso artista di fantascienza, immaginifico inventore e precursore di tecnologie futuristiche (telefoni, tubi-pneumatici, aeromacchine, sottomarini…). Eppure il rapporto di Robida con la modernità era (si pensi alla sua Vieux Paris) ambivalente e funzionale ad un più profondo messaggio di critica sociale: spesso calate in un contesto comico, le sue invenzioni, che anticipano molti dei nostri strumenti tecnologici, si rivelano degli indicatori dei capricci del comportamento umano. A dispetto del paragone spesso richiamato con l’opera di Jules Verne, l’approccio narrativo di Robida lo identifica piuttosto come un erede di Voltaire e Montesquieu.

All’indomani della Prima guerra mondiale, nella quale uno dei suoi figli, l’architetto Camille, fu gravemente ferito e perse una gamba, la fama di Albert Robida si offuscò come anche il suo ardore per la tecnologia. L’aver visto i sogni della sua fantasia diventare un’orrenda realtà portatrice di distruzione gli fece odiare ogni novità e rinnegare il suo amore per la tecnologia.

Un interessante capitolo per l’interpretazione della sua opera, non meno importante degli altri, è quello che riguarda l’emancipazione femminile, di cui fu acceso sostenitore. Le donne nelle sue storie hanno pienamente diritto alla partecipazione attiva alla vita politica come elettrici ed elette, indossano calzoni e fumano, combattono nei ranghi militari. Un aspetto particolare dei disegni è legato alle toilettes indossate dalle sue eroine; egli cura ogni minimo dettaglio di abiti ed accessori tanto da restituire un’immagine del puro chic inimitabile della parigina di fine dell’Ottocento. Perchè le donne di Robida incarnano sì un nuovo tipo di donna, ma sempre squisitamente femmile.

Sitografia:

Note biografiche a cura di Arianna Terzi – Libera Biblioteca PG Terzi APS


In particolare
I Viaggi straordinarissimi di Saturnino Farandola : nelle 5 o 6 parti del mondo e in tutti i paesi visitati e non visitati da Giulio Verne fu pubblicata a partire dal 1879 con il titolo Voyages très extraordinaires de Saturnin Farandoul : Dans les 5 ou 6 parties du monde et dans tous les pays connus et méme inconnus de M. Jules Verne. Successivamente, nel 1882 la raccolta fu pubblicata in cinque volumi distinti. Nell’ordine: I – Le Roi des singes, II – Le Tour du monde en plus de 80 jours, III – Les Quatre Reines, IV – À la recherche de l’éléphant blanc, V – S. Exc. M. le Gouverneur du Pole Nord. La prima edizione italiana delle mirabolanti imprese di Saturnino Farandola, per la casa editrice Sonzogno, è del 1884.

Pur partendo da un volume unico, per i tipi di Sonzogno (c.1919), come fonte di questa edizione in italiano digitalizzata – che è la prima in assoluto -, esigenze tecniche hanno imposto di dividere il testo nelle cinque parti, così come era avvenuto per l’edizione francese del 1882. I relativi odt, pdf ed epub usciranno qui, in Liber Liber, a cadenza quindicinale, in qualche modo riproducendo le modalità di pubblicazione dei feuilletons o romanzi popolari francesi, tipici dell’Ottocento. Si raccomanda caldamente la lettura del romanzo nell’ordine originale, dalla prima alla quinta parte.

Elenco opere (click sul titolo per il download gratuito)

  • Il 20. secolo. La conquista delle regioni aeree
    In questo primo volume (1884) della trilogia di Robida dedicata al 20. secolo, il geniale scrittore/illustratore francese ci racconta, sempre in maniera effervescente, come sarebbe stata la vita a metà del secolo scorso: una miriade di invenzioni straordinarie, alcune delle quali si sono realizzate nella realtà solo dopo decine di anni, altre sono ancora in attesa.
  • L’orologio dei secoli
    Questo straordinario romanzo di Robida è pura science fantasy. Un evento astrale, di cui non si conoscono le cause, colpisce la Terra, invertendone la rotazione: gli effetti sono imprevedibili e travolgenti.
  • Viaggi straordinarissimi di Saturnino Farandola. Parte I (In Oceania). Il re delle scimmie
    Nelle 5 o 6 parti del mondo ed in tutti i paesi visitati e non visitati da Giulio Verne
    Questa, dal titolo Il re delle scimmie, è la prima delle cinque parti di cui si compone il romanzo di Albert Robida Viaggi straordinarissimi di Saturnino Farandola. Qui, all'inizio di tutta la storia, siamo in Oceania e il giovanissimo naufrago Saturnino viene salvato dalle scimmie.
  • Viaggi straordinarissimi di Saturnino Farandola. Parte II (Le due Americhe). Il giro del mondo in più di 80 giorni
    Nelle 5 o 6 parti del mondo ed in tutti i paesi visitati e non visitati da Giulio Verne
    In questa seconda parte dei Viaggi straordinarissimi di Saturnino Farandola di Robida, dal titolo Il giro del mondo in più di 80 giorni, accompagnamo l'ormai giovane e notissimo Farandola alla conquista delle Americhe, in avventure mirabolanti tra mormoni, pellerossa, gauchos e sempre donne affascinanti.
  • Viaggi straordinarissimi di Saturnino Farandola. Parte III (A traverso l'Africa). Le quattro regine
    Nelle 5 o 6 parti del mondo ed in tutti i paesi visitati e non visitati da Giulio Verne
    Questa parte è un'esplosione di peripezie nel continente africano. L'elemento cardine qui sono le donne, ben presenti peraltro in tutta l'opera. Di tutte le parti in cui è composto l'intero romanzo, questa è l'unica in cui Farandola è quasi da solo ad affrontare gli imprevisti che derivano dalla sua spasmodica ansia di avventure e inesauribile sete di conoscenza.
  • Viaggi straordinarissimi di Saturnino Farandola. Parte IV (Asia). La ricerca dell'elefante bianco
    Nelle 5 o 6 parti del mondo ed in tutti i paesi visitati e non visitati da Giulio Verne
    Questa quarta parte dei Viaggi straordinarissimi di Saturnino Farandola è l'unica nella quale viene perseguito, per tutti i dieci capitoli, un unico scopo, una sola vera idea fissa: il ritrovamento del famoso elefante bianco rubato al re di Siam. Questa ricerca porta Farandola, che si è nel frattempo riunito a Mandibola e ai prodi 'marinari', a percorrere in lungo e in largo tutta l'Asia.
  • Viaggi straordinarissimi di Saturnino Farandola. Parte V (Europa). S. E. il Governatore del Polo Nord
    Nelle 5 o 6 parti del mondo ed in tutti i paesi visitati e non visitati da Giulio Verne
    Questa ultima e conclusiva parte dei Viaggi straordinarissimi è quasi tutta avvolta dalle nebbie e dai gelidi ghiacci del Polo Nord, dalle algide distese marine dei mari del nord dove le temperature salgono raramente sopra i quaranta gradi sotto zero. È la condizione ideale perché la ciurma di Farandola, Mandibola e i 'marinari', nell'occasione accompagnati da belle ballerine di varietà, da dotti studiosi tedeschi ed altri incredibili personaggi, ci insegni tutte le astuzie per sopravvivere.
 
autore:
Albert Robida
ordinamento:
Robida, Albert
elenco:
R