Antonio Francesco Davide Ambrogio Rosmini Serbati (Rovereto, 24 marzo 1797 – Stresa, 1º luglio 1855) è stato un filosofo e presbitero italiano.
Rosmini compì gli studi giuridici e teologici presso l’Università di Padova e ricevette a Chioggia, il 21 aprile 1821 l’ordinazione sacerdotale. Iniziò a mostrare una profonda inclinazione per gli studi filosofici, incoraggiato in tal senso da papa Pio VII.
Dal 1826 si trasferì a Milano dove strinse un profondo rapporto d’amicizia con Alessandro Manzoni che di lui ebbe a dire: «è una delle sei o sette intelligenze che più onorano l’umanità».
Gli scritti di Antonio Rosmini destarono l’ammirazione, tra gli altri, anche di Giovanni Stefani, Niccolò Tommaseo e Vincenzo Gioberti dei quali pure divenne amico.
Nel 1828, dopo aver dovuto lasciare il Trentino, per motivi di forte ostilità incontrati da parte del principe vescovo di Trento, il beato Giovanni Nepomuceno de Tschiderer, per le sue posizioni, fondò al Sacro Monte Calvario di Domodossola la congregazione religiosa dell’Istituto della Carità, detta dei “Rosminiani”.
Le Costituzioni della nuova famiglia religiosa, contenute in un libro che curò per tutta la vita, furono approvate da papa Gregorio XVI nel 1839.
A Borgomanero svolge la sua attività di insegnamento e di guida spirituale in un collegio rosminiano, il “Collegio Rosmini”, regolato dalla Congregazione delle Suore della Provvidenza Rosminiane. Nel 1848 svolse una missione diplomatica per conto del Re di Sardegna Carlo Alberto presso la Santa Sede.
Note biografiche tratte da Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Antonio_Rosmini