Dall’incipit del libro:
La sala del palazzo di Borgogna nel 1640. Una specie di tettoia per il giuoco della palla, adattata e abbellita a uso di rappresentazioni.
La sala è un quadrato lungo; è veduta di sbieco, di guisa che uno dei lati forma il fondo che parte dal primo piano a destra e va all’ultimo piano a sinistra, a fare angolo con la scena che si vede di scorcio.
Questa scena è ingombra da ambo i lati, lungo le quinte, di panchette. La tela è formata da due tende che possono scostarsi.
Sopra il mantello di arlecchino le armi reali. Si scende dal palcoscenico nella sala per via di larghe scale. Da ambo i lati delle scale il posto dei violini. Lungo la ribalta candele.
Due ordini sovrapposti di galleria laterali: l’ordine superiore è diviso in palchetti. Nessuna sedia nella platea, che è la stessa scena del teatro; in fondo della platea, cioè a destra, in primo piano, dei banchi che formano scalini e, sotto, una scala che conduce ai posti superiori, e della quale non si vede che il principio; una specie di desco, ornato di piccoli lampadari, di vasi di fiori, di bicchieri di cristallo, di piatti pieni di pasticcetti, di bottiglie, etc.


