Egisto Roggero nacque a Genova nel 1867.

La sua opera prima è del 1893 ed è una raccolta di brevi racconti, San Rocchino.

La sua esperienza di studioso di musica e in particolare di violino trova riscontro con il testo del 1895 Vecchie storie musicali.

La sua attività è varia e molteplice, comprende la letteratura per ragazzi: La primavera di Doretta (1927), Romoletta e Sigillino (1929), preceduti però nel 1902 dal fantascientifico Komokokis. Si cimentò nell’ambito del racconto fantastico con I racconti meravigliosi (1901), dedicati a Poe, Baudelaire e Maupassant, che furono preceduti da altre esperienze narrative: I racconti della quiete (1896), Il Settecento galante (1896), Il Giglio (1898).

Roggero aveva una cultura enciclopedica: fu matematico, filosofo, naturalista, sociologo, uomo di teatro, critico, divulgatore scientifico; collaborò in queste varie vesti con «La Domenica del Corriere», «La Rivista d’Italia», «Liguria», «Iride», «Marzocco», «La Gazzetta di Genova» e fu ideatore e direttore della collana dell’Ed. Sandron «La Collezione scientifica del Novecento».

Tra i suoi testi di divulgazione scientifica ricordiamo Oltre i confini dell’acqua (1903), Per intendere le teorie di Einstein (1921), Come educare la memoria (1929), Enimmi della scienza moderna (1930).

Roggero è però soprattutto un autore ligure, inserendosi in quella tradizione di narrativa “di mare” che va da Jack La Bolina a Umberto Bertuccioli a Paolo Lingueglia e Vittorio G. Rossi. Abbiamo quindi I racconti della mia riviera (1918) dove la sua terra di origine fa da sfondo alla narrazione, Il mare nella scienza, nella vita, nella civiltà (1928), Romanzo in una goccia d’azzurro (1900) e Nao-Ne (1928), dove gli aspetti marinareschi si intrecciano con le tematiche, anche queste a lui care, del mistero con sullo sfondo l’isola di Pasqua e dove spicca una visione di serena vecchiaia e di saggezza senza rimpianti.

Ma la sua partecipazione alla vita genovese è testimoniata anche, per esempio, dal bozzetto Proletario, che tratta del disastro finanziario che investì la Borsa di Genova nel 1907 e che fu pubblicato da «Il Secolo XX» nel novembre di quello stesso anno.

Ragioni di famiglia e di lavoro lo costrinsero però ad allontanarsi da Genova nel 1914. Fu dapprima a Torino e successivamente a Milano.

Morì nel 1930.

Nel 1939, postumo, fu pubblicato Leonardo, ampia biografia di Leonardo da Vinci. Presentando quest’opera il suo allievo ed amico Aldo Borgomaneri ricordò così l’autore: «Egisto Roggero fu un solitario. Come pochi. E come pochi fu avversato dalle varie congreghe pseudo-letterarie, ch’egli sprezzava altamente. Così la congiura del silenzio si stese intorno alle sue opere. Non fu combattuto di fronte, ma si finse – troppo spesso – di ignorarlo. Attraversò anni durissimi. Ma non chiese mai nulla a nessuno. Non agognava il danaro, ma si batteva per vivere. Non per sè, ma per il suo figlio adorato. Soltanto un giorno, amaro più degli altri, rievocando la tardiva gloria postuma di tanti eletti ingegni, scrisse un articolo, denso di crude verità, intitolato “Il morto di moda”. Abitò per tanti anni, gli ultimi, i più fecondi, un ultimissimo piano di corso Porta Vittoria (a Milano), a cui portava una rampa di 152 gradini. Questo suo rifugio egli lo chiamava orgogliosamente “la mia torre”: e lassù si sentiva veramente al disopra del mondo, tra i suoi libri, le sue musiche, il suo violino. Là ci piace ricordarlo – e rivederlo – la notte, al scialbo tremore di un lume a petrolio, che vide nascere tante e tante pagine geniali, così nitide, limpide, da parer tutte germogliate come da un chiarore di sole…».

Fonti:

  1. F. Pozzo, Uno scrittore di mare, Egisto Roggero. In LG Argomenti, Genova, anno XXII n.1-2 Gennaio-aprile 1986.
  2. F. Pastorino, M. Venturini, Dizionario degli scrittori liguri, Genova 2007.

Note biografiche a cura di Paolo Alberti.

Elenco opere (click sul titolo per il download gratuito)

  • L'eredità del genio
  • Il Giglio
    Racconto dai marcati riscontri psicologici pur se l’esposizione appare banale e superficiale. Piero, il primogenito di una nobile famiglia decaduta, viene allontanato dalla carriera militare per debiti di gioco e vita dissoluta.
  • Komokokis
    Questo sorprendente romanzo contiene temi che già allora contavano precedenti illustri: da Verne a Rider Haggard a Bulwer-Lytton – per citare i più noti – la vicenda della discesa in misteriosi mondi sotterranei era stata esplorata; ma questo non toglie a Komokokis una sua originalità e vitalità.
  • Le ombre del passato
  • Per intendere le teorie di Einstein
    la relatività
  • I racconti della mia Riviera
  • I racconti della quiete
    Questi racconti sono l’espressione, probabilmente ingenua, della sensibilità che l'autore genovese andava sviluppando e all'interno della quale le tematiche del misterioso e del meraviglioso avrebbe espresso meglio nei successivi Racconti meravigliosi.
  • I racconti meravigliosi
    Roggero, collaboratore fin dall’inizio della «Domenica del corriere», rivista sulla quale comparvero tra il 1899 e il 1900 i primi sei racconti di questa raccolta, sviluppa la maggior parte dei temi “cardine” del genere nero, gotico, orrido; dai vecchi castelli che racchiudono antichi segreti, a casi di ipnotismo, allo scienziato-botanico geniale ma generante mostri, fino allo spiritello racchiuso in un coleottero; l’autore riesce sempre ad avvolgere il tema più scabroso col garbo e la sottile ironia tipica del suo ingegno poliedrico e multiforme.
  • San Rocchino
    Opera d’esordio del ventiseienne Roggero sono questi nove brevi racconti, di piacevole lettura, che testimoniano della iniziale ricerca della strada di percorsi narrativi personali e originali.
 
autore:
Egisto Roggero
ordinamento:
Roggero, Egisto
elenco:
R