Dall’incipit del libro:

– Nulla di nuovo per me?
– Qualche lettera e dei giornali.
Questo il breve dialogo che avveniva sulla soglia di un vecchio palazzone cinquecentista, posto nella via più tranquilla e più solitaria di una città di questo mondo. I due interlocutori erano: la mia vecchia portinaia ed io. Dopo del quale, fattomi padrone della mia posta del mattino o della sera, faceva, leggero o di corsa (la leggerezza e la corsa dell’artista e della giovinezza), la dozzina e più fra rampe e pianerottoli che, dal selciato sì poco noto e battuto della silenziosa via, m’innalzava sino a quel complesso di stanze, di cose svariate e sopratutto di disordine, che io chiamava il mio nido d’arte.
Quassù giunto, io spalancava la porta e con un ah! di soddisfazione dimenticava tutte le prose e le malinconie della strada e le volgarità della vita da cui saliva: il cattivo pranzo del restaurant, i pettegolezzi degli amici, la infedeltà delle amiche, la vecchiezza della mia portinaia e, sopra tutto, le parecchie dozzine di scalini moltiplicate per quindici (tanti per ogni rampa) che io aveva fatti di volo e d’un sol fiato.

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titolo:
Le ombre del passato
titolo per ordinamento:
ombre del passato (Le)
autore:
opera di riferimento:
Le Ombre del passato : Racconti / Egisto Roggero. - Milano : Fratelli Treves Tip. Edit., 1901. - 16. p. 319. – (Biblioteca amena ; 603)
licenza:

data pubblicazione:
29 luglio 2009
opera elenco:
O
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Paolo Alberti, paoloalberti@iol.it
pubblicazione:
Catia Righi, catia_righi@tin.it
revisione:
Catia Righi, catia_righi@tin.it