Eugenio Rignano nacque a Livorno nel 1870 e morì a Milano nel 1930. Laureato in ingegneria a Torino (1893), fu tra i fondatori (1907) della rivista scientifica “Scientia”, di cui fu anche direttore. La rivista nasceva con il proposito di opporsi alla eccessiva specializzazione a cui era giunta la ricerca scientifica, danneggiata per questo da criteri troppo specifici e restrittivi.
Gli intellettuali fondatori, e in particolare Rignano, si proponevano di superare il particolarismo delle scienze per una visione più estesa gettando un ponte fra la cultura umanistica e quella scientifica ed elaborando una ‘sintesi’ tra le scienze della natura e le scienze dell’uomo.
In campo psicologico mise in rilievo il ruolo della memoria, come base del graduale adattamento dell’organismo all’ambiente, del formarsi degli istinti e dello stesso ragionamento. Rignano, coerentemente al suo programma di sintetizzare opposti sistemi, elaborò anche una concezione economica di tipo socialista marxista che fosse in accordo con il liberismo.
Tra i suoi scritti:
- Di un socialismo in accordo con la dottrina economica liberale (1901);
- La sociologia nel corso di filosofia positiva di Augusto Comte (1904);
- Psicologia del ragionamento (1920);
- La memoria biologica: saggio di una nuova concezione filosofica della vita (1922);
- Il fine dell’uomo. Prime linee di un sistema morale fondato sull’armonia della vita (1923)
- Che cosa è la vita? (1926);
- Problemi della psiche (1928).
Fonti:
- Treccani
https://www.treccani.it/enciclopedia/eugenio-rignano/ - Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Eugenio_Rignano
Note biografiche a cura di Michele De Russi
Elenco opere (click sul titolo per il download gratuito)
- Il concetto di fine in biologia
Breve articolo del 1930 nel quale il filosofo Eugenio Rignano sostiene l’idea che si possa applicare il concetto di ‘fine’ non solo agli atti coscienti umani ma anche ai processi della vita senza cadere in antropomorfismi.