Il volume è reperibile in formato immagine (PDF) presso Gallica, il sito della Bibliothèque Nationale de France a Parigi, al seguente indirizzo Internet: http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k51328f. Una trascrizione del testo – accurata, ma non integrale – è reperibile sul sito www.francescoredi.it, a questo indirizzo.
Dall’incipit del libro:
Che ne’ contorni della Palude di Lerna vivesse anticamente un Serpente con sette teste, fu de’ Greci e de’ Latini Poeti un favoloso trovato, ed una iperbole di penne amplificatrici. Ma non è mica menzogna che si trovi talvolta qualche Serpe, il quale abbia due capi: conciossiecosachè racconta Eliano che nel paese bagnato dal fiume Arcade solevano, al suo tempo, comparir non di rado certi simili Serpenti, lunghi per lo più quattro cubiti, col corpo tuttoquanto nero, eccettuatene le due teste, le quali biancheggiavano. E Aristotile, nel cap. 4. del IV lib. della Generazione degli animali, prima di Eliano, ci lasciò scritto: Già si è veduto un serpente da due teste, per la medesima cagione; imperocchè questa razza di animali partorisce l’uova, e molte di numero, ma rade volte da quelle uova nascono i mostri per cagione della figura dell’utero.


