Fondamentale e vastissimo trattato geografico del Cinquecento, rappresenta il primo sistematico tentativo di fare il punto sulle conoscenze acquisite nell’epoca delle grandi scoperte geografiche.

Dall’incipit del libro:

L’Africa nella lingua arabica è appellata Ifrichia, da faraca, verbo che nella favella degli Arabi suona quanto nella italiana “divide”, e perché ella sia cosí detta sono due opinioni. L’una delle quali è percioché questa parte della terra è separata dalla Europa per il mar Mediterraneo e dall’Asia per il fiume del Nilo; l’altra è che questo tal nome sie derivato da Ifrico, re dell’Arabia Felice, il quale fu il primo che venisse ad abitarla. Costui, rotto in battaglia e scacciato dai re d’Assiria, non potendo far ritorno al suo regno col suo esercito velocemente passò il Nilo, e avendo dirizzato il cammino verso ponente, non si fermò prima che nelle parti vicine a Cartagine pervenne. E di qui è che gli Arabi non tengono quasi per Africa altro che la regione di Cartagine, e per tutta Africa comprendono la parte occidentale solamente.

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titolo:
Navigazioni e Viaggi
titolo per ordinamento:
Navigazioni e Viaggi
autore:
opera di riferimento:
Navigazioni e Viaggi, Giulio Einaudi editore 1978-88, collana I Millenni, a cura di Marica Milanesi, 6 voll.
licenza:

data pubblicazione:
3 giugno 1999
opera elenco:
N
ISBN opera di riferimento:
88-06-59982-8
soggetto BISAC:
FICTION / Classici
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it
pubblicazione:
Marco Calvo
revisione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it