Si ringrazia l’autrice e la casa editrice Laterza, http://www.laterza.it/ per aver concesso il permesso di pubblicazione del testo elettronico.
Dall’incipit del libro:
Nel giugno del 1861 muore Camillo Benso conte di Cavour: sono passati appena due mesi dalla proclamazione ufficiale dello Stato unitario e dalla designazione di Vittorio Emanuele II al trono di re d’Italia. In questo stesso scorcio di tempo, una tempesta fa affondare il piroscafo “Ercole” su cui era imbarcato Ippolito Nievo, autore del primo e forse unico romanzo risorgimentale che delinei la nascita della nazione, Le Confessioni d’un Italiano.
Incomincia, nel nostro paese, un’altra stagione storico-politica, cui si accompagna una diversa temperie culturale: gli autori della Scapigliatura ne sono fra gli interpreti più autentici.
Emilio Praga, Igino Ugo Tarchetti, i fratelli Camillo e Arrigo Boito, Luigi Gualdo, Carlo Dossi, e accanto Giovanni Faldella, Roberto Sacchetti, costituiscono il nucleo forte del movimento che si sviluppa e si consuma nel primo quindicennio unitario: un’epoca caratterizzata dai governi della Destra storica, conclusasi quando, con la cosiddetta rivoluzione parlamentare, Depretis diventa Presidente del Consiglio (marzo 1876).



