Copia dell’originale, in PDF, è reperibile nel sito della Biblioteca della Facoltà di lettere dell’Università di Torino.
Dall’incipit del libro:
Voi siete, o Signore, un uomo onesto ed un uomo saggio. Incominciai a pregiarvi, dacchè incominciai a conoscervi: e sette anni fa in Goa si legò fra noi amicizia vera. Voi eravate un valido mercante di pepe, e di cotone: ma oggi intendo che vogliate ancora esser mercante di uomini, cioè che volete comperar dei Negri africani per venderli ad altre nazioni. Voi siete nel buon vigore di un’acerba virilità; onde stendete larghe le vostre speranze di arricchire; e non temete nè le procelle del navigare, nè quelle del trafficare. Io per lo contrario sono vecchio ufficiale già in riposo, che vive solitario, e divengo di giorno in giorno un filosofo. Ma avvertite che non sono filosofo da macchine elettriche nè da palloni aerostatici, ma dopo i miei lunghi vaneggiamenti giovanili professo la filosofia dei costumi, e medito le vicende del mondo. Poichè intesi un mese fa da un danese la novella della negoziazione che siete per tentare sulle tratte dei Negri, determinai di comunicarvi una parte delle molte notizie su tal affare da me acquistate nella varietà de’ lunghi miei viaggi intorno al globo.


