Dall’incipit del libro:
Nobile e meritorio è il dolore che provi per non riuscire a liberarti come vorresti dalle tue passioni e ad elevarti alla perfezione morale. È un dolore che non vorrei toglierti del tutto, perchè esso è fecondo di sforzi e di progresso. Però un piccolo conforto desidero di dartelo.
Tu non sei un uomo; sei l’uomo. Sei uno con tutti gli uomini del passato e del futuro. Sei un filo, una trama, una treccia, un nodo di quell’unica «corda tesa» nel tempo (per usare l’espressione nietzschiana) che è l’umanità; un momento di quel corso unico che questa è. Perciò puoi sostanzialmente appagarti pensando che le tue deficienze o i tuoi vizi, le tue lacune o i tuoi insuccessi, siano eliminati e riparati nell’uomo del futuro, cioè nell’Uomo, sviluppo unico e complessivo di cui tu sei una particella e che andrà nel suo cammino (nel suo crescere) sempre migliorando e diventando più limpido e puro: perchè eliminate e riparate quelle tue deficenze in questo processo, nell’Uomo, sarà tolto dall’uomo di cui tu sei pur parte, che è tu, che è anche te, tutto il male che c’era in quest’uomo.

