Dall’incipit del libro:
La chiesa di Santa Maria della Carità, una delle più antiche nelle nostre lagune, fu da prima costrutta di legno, e tale si conservò sino al 1119, quando Marco Giuliani animato da una particolar divozione per la Vergine, ne gettò a proprie spese le prime fondamenta di pietra. L’edificio fu poscia magnificamente compiuto per la liberalità de’ fedeli, i quali vi aggiunsero la fabbrica per la confraternita, non che il monastero, in cui colla permissione del pontefice Innocenzo II, presero stanza i canonici regolari. In questo stesso monastero si rifuggì papa Alessandro, allorchè dovette cercar un asilo tra noi contro le persecuzioni dell’imperator Barbarossa. Ottenuta ch’egli ebbe la pace, consacrò la chiesa di Santa Maria, accordandole le medesime indulgenze, che concesse aveva a quella di San Marco, ed il governo stabilì con decreto, che il 3 aprile fosse il giorno della festa solenne destinato per acquistarle. Nell’anno 1177 ebbe principio la divota usanza, e il Doge col suo augusto corteggio diede un luminoso esempio di religione al rimanente del popolo.


