Si sono mantenuti gli accenti originali del testo.
Ristampa dell’edizione del 1822-1825 pubblicata da Giovanni Silvestri nella collana “Biblioteca scelta di opere italiane antiche e moderne” voll. 107-114.
Dall’incipit del libro:
Sarà lo esibitore di questa Raffaele pittore da Urbino, il quale avendo buono ingegno nel suo esercizio, ha deliberato stare qualche tempo in Fiorenza per imparare. E perchè il padre so che è molto virtuoso, ed è mio affezionato, e così il figliuolo discreto e gentile giovane, per ogni rispetto io lo amo sommamente, e desidero che egli venga a buona perfezione; però lo raccomando alla signoria vostra strettamente, quanto più posso; pregandola per amor mio che in ogni sua occorrenza le piaccia prestargli ogni aiuto e favore, che tutti quelli piaceri e comodi che riceverà Da V. S. li riputerò a me propria, e lo averò da quella per cosa gratissima, alla quale mi raccomando ed offero. Urbini, prima octobris, 1504.


