Si sono mantenuti gli accenti originali del testo.
Ristampa dell’edizione del 1822-1825 pubblicata da Giovanni Silvestri nella collana “Biblioteca scelta di opere italiane antiche e moderne” voll. 107-114.
Dall’incipit del libro:
Il vostro desiderio significatomi per l’ultime lettere è stato puramente mosso da amore; anzi è stato amor doppio, l’uno verso i buoni studi, l’altro verso gli affezionati vostri; onde io, che male averei potuto resistere ad una cagion sola, come posso contrastar con due? Dunque, avendo già disteso tutto l’ordine di questo nuovo studio d’architettura, ve lo mando come desiderate e chiedete. Pensate pur, Conte mio, che se i principi faran pur una piccola parte di quel che s’appartiene in questo conto alla gloria loro, che noi farem grandissima parte di quel che si converrà all’obbligo nostro. Ma non rilucon le stelle senza i raggi del sole. Voi, di grazia, lodate il buon volere, dove conoscerete mancar le forze, e leggete.


