Dall’incipit del libro:
ESSENDOSI fatto un palco grande, & ben fabricato per l’effetto che si fece in la piazza maggiore di Valladolid, appresso la casa del Concistoro, & acconcia la stanza dove haveano da stare le persone Regali in la detta Casa, & altri Palchi, & stanze per li Conseglieri, Tribunali, Cavalieri, & altre persone di quella Corte, & Cancellaria della detta Terra, & di molti altri luochi del Regno,che qui concorsero, di maniera, che tutta la piazza, finestre, tetti, e strade stavano piene di gente per vedere l’atto. In quello mezzo uscirno di Palazzo innanzi le dieci hore la Serenissima Prencipessa, donna Giovanna Governatrice di questi Regni, & Don Carlo Prencipe di Spagna, accompagnati dall’Arcivescovo di S.Giacopo, il Contestabile d’Almirante di Castiglia, il Marchese d’Astorga, il Conte Miranda, il Marchese di Denica, il Mastro di Montesa, il Marchese Sarria, il Maggiordomo maggiore della Prencipessa, Don Garzia di Toledo, il Mastro di creanza del Prencipe, il Conte di Osorno, il Conte di Nieva, il Conte di Modica, il Conte di Saldagna, il Conte di Zibadeo, il Conte di Andrada, & molti altri Cavallieri, oltre quelli delle case di sue Altezze.
L’originale del testo è reperibile nel sito della “Biblioteca Virtual Miguel de Cervantes“.


