Il testo è tratto da una copia in formato immagine presente sul sito books.google.it.
Il testo di André Vincent Delacouture, in traduzione italiana, è alle p. 93-133 dell’originale. In appendice alla presente edizione elettronica è riportato l’articolo “Il piccolo neofito Edgardo Mortara” tratto dalla “Civiltà Cattolica”, anno nono, Serie III, vol. XII – 30 ottobre 1858, pagg. 385-416.
Dall’incipit del libro:
Nel solenne istante in cui uomini eminenti stanno per occuparsi delle infelici condizioni di un popolo generoso, in cui i principii di civiltà, di libertà d’Italia stanno per essere portati innanzi ad un Consesso delle più alte capacità politiche d’Europa, ci crediamo in dovere di ridestare ancora una volta una memoria, che fe’ trasalire d’indignazione tutti i cuori onesti e le menti illuminate.
La legge che in alcuni paesi d’Italia sanziona e protegge il diritto della Chiesa di rapire ai genitori infedeli i loro proprii figliuoli, è una macchia che dobbiamo nuovamente denunziare al tribunale della diplomazia dopo essere stata giudicata, e severamente, da quello della pubblica opinione. Noi crediamo obbligo santissimo d’ogni Italiano il farsi innanzi, franco, leale, operoso, collo svelare per intiero tutte le piaghe che tormentano l’Italia affinchè il rimedio che si implora, eviti efficacemente ed opportunamente la gangrena che la minaccia. Noi insistiamo su questo argomento dolorosissimo, altri il faccia sui molti che sciaguratamente questo nostro paese offre di uguale o peggiore natura.


