Angelo Beolco fu il figlio naturale di un medico padovano e nacque verso la fine del XV secolo (1496 secondo lo studioso Paolo Sambin, 1494 secondo Francesco Piovan).
Con i figli legittimi del padre mantenne sempre ottimi rapporti, anche dopo la morte del primo, e si dedicò quasi tutta la vita all’amministrazione delle proprietà familiari e dei beni agrari dell’amico di sempre, il nobile Alvise Cornaro.
La sua unica grande passione, però, la ebbe nel teatro: iniziò ad interessarsene nel 1521, in occasione dei festeggiamenti per Federico Gonzaga, e fu sia autore sia attore.
Da uno dei suoi più riusciti personaggi, il contadino Ruzzante, prese lo pseudonimo col quale divenne famoso.
All’immagine di Beolco quale buffone povero, dissoluto e privo di reale cultura viene oggi sostituita la visione di un autore perfettamente consapevole della sua antiletterarietà e del suo realismo.
Il Ruzzante (o Ruzante) si ritrovò su di una via intermedia tra la cultura cittadina e quella di campagna e fu sempre segnato dalla contraddizione tra i bisogni del suo pubblico e i vivaci impulsi dell’ambiente contadino, tra la sua esistenza “borghese” e quella popolana, da cui traeva linfa per i suoi scritti.
Morì a Padova il 17 marzo 1542.
Note biografiche a cura di Maria Agostinelli.
Elenco opere (click sul titolo per il download gratuito)
- Bilora
- La Moscheta
Opera teatrale in cinque atti (1527-31) - Il reduce, o Parlamento de Ruzante che iera vegnú de campo