Alfred Walter Stewart nacque a Glasgow nel settembre 1880. Il padre era “dean of faculties”, come viene chiamato in Gran Bretagna il preside di facoltà, dell’Università di Glasgow. Aveva due fratelli più giovani.
Frequentò la Glasgow High School e, quindi, appunto la Glasgow University; studiò anche all’università di Marburg e all’University College di Londra e si laureò in chimica nel 1901 a soli ventuno anni.
Iniziò subito la carriera nell’insegnamento nella Queen’s University di Belfast dove divenne dapprima cattedratico di chimica e poi capo del suo dipartimento e dove sarebbe rimasto per tutta la durata della sua carriera accademica, tranne alcuni anni, a partire dal 1914, trascorsi a insegnare chimica fisica e radioattività a Glasgow.
Nel 1916 sposò Jessie Lily Courts.
La sua attività di ricercatore fu intensa e si concretizzò nella pubblicazione di alcune opere scientifiche che gli diedero fama nel mondo della scienza: Stereochemistry (1907), Recent Advances in Organic Chemistry (1908), Some Physico-chemical Themes (1922).Durante la Seconda guerra mondiale le sue ricerche sulla radioattività furono riprese e lo stesso Stewart approfondì lo studio delle particelle beta degli elementi radioattivi proponendo il termine isobaro come complementare a isotopo.
Fin da giovane aveva coltivato come hobby la scrittura di romanzi, prevalentemente di genere giallo.
Ma solo nel 1923 decise di dar vita al suo alter ego J.J. Connington. Il suo romanzo di esordio non fu tuttavia un giallo, ma piuttosto di genere fantascientifico: Nordenholt’s Million. Un gruppo di scienziati sponsorizzati da un riccone, studia per trovare un antidoto a una malattia misteriosa che potrebbe distruggere l’intera popolazione della terra.
Anche il romanzo successivo, Almighty Gold del 1924 non fu di genere giallo, anzi fu un romanzo non “di genere”, ma ebbe scarsissimo successo. Successo che arrivò invece nel 1926 coi suoi due primi romanzi di intreccio poliziesco, Death at Swaythling Court e The Dangerfield Talisman (Il talismano dei Dangerfield).
Questo inaspettato successo lo indusse a pensare a una serie con personaggi fissi; infatti con Murder in the Maze del 1927 (Assassinio nel labirinto), Connington diede vita al personaggio di Sir Clinton Driffield, ispettore di contea, spesso coadiuvato nelle sue indagini dal ricco giudice di pace Wendoven, che negli anni successivi saranno protagonisti dei suoi romanzi gialli: Tragedy at Ravensthorpe del 1927 (Le tre meduse), The Case with Nine Solutions del 1928 (Il caso con nove soluzioni, e, tagliatissimo con altro titolo, Il segreto di una notte), Mystery at Lynden Sands del 1928 (Orme sulla sabbia), The Sweepstake Murders del 1931 (Otto innocenti e un colpevole) e The Castleford Conundrum (1932).
In The Eye in the Museum (1929) non compare Sir Clinton, ma ci sono invece molti degli elementi tipici dell’intreccio dei gialli di Connington, elementi che rispecchiano le sue conoscenze in campo scientifico.
Alla fine degli anni Trenta, provò a delineare un personaggio di investigatore con carattere più estroso, l’avvocato Mark Brand, che ebbe però vita breve in quanto fu protagonista solo nei due romanzi: The Counselor (1939) e Four Defences (1940). Certamente non era facile ripetere il successo e la popolarità del suo più fortunato predecessore.
I problemi di salute (aveva iniziato a soffrire di patologie cardiovascolari) lo costrinsero nel 1944 ad abbandonare l’insegnamento. Scrisse ancora due gialli, con Sir Clinton come protagonista (alla fine saranno 17 i suoi romanzi gialli), e dodici saggi raccolti nel volume Alias J. J. Connington, pubblicato nel 1947. Morì nello stesso anno, il primo luglio.
Fonti:
- Stewart, Alfred Walter: Alias J.J. Connington, London 1947.
- Postfazione in Assassino nel labirinto, Milano 2004.
- Postfazione in Il caso con nove soluzioni, Milano 2008.
Note biografiche a cura di Paolo Alberti
Elenco opere (click sul titolo per il download gratuito)
- Il talismano dei Dangerfield
Romanzo
In questo insolito giallo senza delitto e senza investigatori (se non gli stessi ospiti del castello) l'obbiettivo del “reato” è il preziosissimo bracciale con diamante da 50000 sterline, legato a leggende e “segreti” di famiglia.