Arrigo SolmiArrigo Solmi (Finale Emilia, 27 gennaio 1873 – Roma, 5 marzo 1944) è stato uno storico e giurista italiano. Fu ministro di Grazia e Giustizia del governo Mussolini.

Fu professore di Storia del diritto italiano nelle Università di Camerino, Cagliari, Siena, Parma e Pavia; poi di Scienze politiche nell’Università di Milano e, infine, di Diritto nell’Università di Roma.

Aderì al fascismo e fu eletto deputato del Regno nel 1924 per il PNF, riconfermato nel 1929. Accademico dei Lincei, nel 1925 fu tra i firmatari del Manifesto degli intellettuali fascisti.

Fu sottosegretario all’Educazione nazionale dal 1932 al 1935. Riconfermato ancora alla Camera, divenne ministro guardasigilli dal 1935 al 1939. Membro del Gran consiglio del fascismo. Nel marzo 1939 divenne consigliere nazionale della Camera dei fasci e delle corporazioni, fino alla sua nomina al Senato del Regno nel dicembre 1939.

Scrisse un’apprezzata Storia del Diritto italiano e saggi di storia del Risorgimento sostenendo il carattere nazionale di esso. Si occupò anche di studi di politica estera (Italia e Francia) con ispirazione nazionalistica. Studioso di Dante, ne indagò particolarmente la dottrina politica in un’importante serie di studi.

Importanti, infine, anche i suoi scritti di storia e di diritto medievali, dei rapporti fra Stato e Chiesa, del diritto sardo, della storia delle associazioni italiane, della storia di Piacenza e Milano, e altri, rivelando un’ecletticità di temi veramente notevole.

Note biografiche tratte da Wikipedia
http://it.wikipedia.org/wiki/Arrigo_Solmi

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autore:
Arrigo Solmi
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Solmi, Arrigo
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