Augusto Serena, nacque a Montebelluna il 29 febbraio 1868.
Il pittore Luigi Serena, esponente del verismo veneziano, era suo cugino, ma la parte della famiglia di quest’ultimo (che morì comunque molto giovane nel 1911) si trasferì presto a Venezia per lavorare nelle vetrerie di Murano e Augusto perse presto i contatti.
Trascorse la maggior parte della sua vita nella città natìa dove fu insegnante nelle scuole medie e poi preside e provveditore agli studi a Belluno e a Treviso.
Conseguì la libera docenza e la esercitò con grande serietà all’Università di Padova, dove si era conquistata la stima e l’affetto di Flamini.
Dedito alla famiglia e alla scuola, non mancò tuttavia di dedicarsi con grande impegnò agli studi umanistici divenendo brillante divulgatore di cultura letteraria e storica relativamente alla Marca Trevigiana tramite una serie innumerevole di articoli, recensioni, varietà storico-letterarie, contributi spiccioli ma interessanti e curiosi pubblicati su riviste e giornali e negli Atti dell’Istituto veneto di Scienze, Lettere ed Arti, nel 1998 raccolte in volume come Cronaca Montebellunese.
La sua opera più importante è comunque La cultura umanistica a Treviso durante il Rinascimento. Studioso infaticabile serio e modesto, fu anche poeta sincero e squisito, di ispirazione idillica campestre sia in italiano (Le Calaltine – Rime sparse, con evidente influenza carducciana) che in dialetto trevigiano-montebellunese; in queste composizioni la pesantezza manieristica viene superata tramite il connubio tra scelta linguistica dialettale e i temi di quotidianità e sentimenti nostalgici.
Morì sempre a Montebelluna il 25 giugno 1946.
Fonti:
- Lucio De Bortoli: Prefazione a Cronaca Montebellunese, Montebelluna, 1998.
- Augusto Serena letterato, stoico, intellettuale : atti del convegno : Montebelluna, 25 ottobre 1997.
Note biografiche a cura di Paolo Alberti
Elenco opere (click sul titolo per il download gratuito)
- La cultura umanistica a Treviso nel secolo decimoquinto
Excursus documentatissimo sulle scuole trevigiane e sull’istruzione letteraria e umanistica a Treviso nel quindicesimo secolo. - Fra l'amore e la morte
Cantilene
Raccolta di poesie in dialetto trevigiano-montebellunese (lingua “materna” come soleva dire l’autore) con un indirizzo che può definirsi più “urbano” che “rurale”, che presentano l’aspetto intimistico e casalingo dello studioso accademico e professorale.