Elisabeth zu Wied, figlia del principe di Wied in Renania, nacque nel 1843 a Neuwied. Nel 1869 sposò Carlo di Hohenzollern-Sigmaringen, principe di Romania, che nel 1881, alla proclamazione del regno di Romania, assunse il titolo di re.
Come regina, Elisabetta si dedicò nel suo nuovo paese ad attività benefiche e caritatevoli riguardanti l’istruzione dei ciechi, la cura gratuita degli ammalati poveri, l’assistenza delle famiglie bisognose, adoperandosi anche in occasione della guerra russo-turca del 1877 con la fondazione di ospedali e la cura dei feriti. Si adoperò per il miglioramento della condizione delle donne, promuovendone l’istruzione superiore. Con lo pseudonimo di Carmen Sylva produsse anche diverse opere letterarie di vari generi: romanzi, poemi, racconti…
Coi suoi frequenti viaggi in diversi paesi d’Europa, e anche avvalendosi dei suoi legami familiari con diverse case regnanti, poté promuovere la diffusione in Europa della conoscenza della Romania; a questo contribuirono in quegli anni la partecipazione della Romania a varie esposizioni internazionali e anche l’istituzione in Romania, nei pressi di una residenza estiva reale, di una fermata dell’Orient-Express sulla via di Costantinopoli.
Dopo la morte del re Carol I, avvenuta nel 1914, Elisabetta si fece fotografare seduta davanti a una macchina per scrivere, pare a scopo di pubblicità, per contribuire alle finanze dello stato romeno.
Elisabetta morì nel 1916 a Bucarest.
Fonte:
Note biografiche a cura di Ruggero Volpes
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- Novelle
Il volume raccoglie tre novelle, scritte da una donna, nata principessa e sposata a un re, che ebbe una vita brillante, con molteplici interessi culturali e distinta da una notevole attività tesa allo sviluppo sociale della sua nuova patria, ma al contempo segnata dal dolore per la perdita dell'unica figlia.