Emanuele Sella nacque a Valle Mosso (Biella) il 3 febbraio 1879.
Durante la giovinezza fu vicino alle posizioni socialiste, tanto che nel 1898 fu costretto, se pur per breve tempo, a riparare in Svizzera.
Si laureò il 9 luglio 1902 presso la facoltà di Giurisprudenza dell’università di Torino discutendo la tesi di economia “Il libero scambio è favorevole all’economia della Nazione, al suo sviluppo e, nella fattispecie, al progresso dell’industria laniera”. Subito dopo si iscrisse alla facoltà di matematica frequentando i corsi di algebra complementare, calcolo infinitesimale e logica matematica.
Il suo primo saggio di economia “L’emigrazione italiana in Svizzera” è del 1899. In quegli anni si dilettava anche di poesia (il suo primo volumetto di poesie “Questo è sogno” è del 1902) e di studi storici; curò nel 1902, insieme a Melchiorre Mosca, l’edizione critica di Memorie di Biella di Giovanni Tommaso Mullatera.
Animatore della locale Associazione del Libero pensiero, nel 1902, in occasione del V congresso storico subalpino tenuto ad Aosta, si fece promotore della scelta di Biella come sede per il congresso successivo del 1907, anche per celebrare il sesto centenario del rogo di Fra Dolcino, e iniziò una tambureggiante campagna per questa celebrazione e per l’erezione di un obelisco sul monte Rubello che recasse impresse le due famose terzine che Dante dedica all’eretico frate. Poiché l’iniziativa era soprattutto propugnata da associazioni laiche e socialiste, l’erezione dell’obelisco fu al centro di numerose polemiche e comunque esso fu demolito dai fascisti nel 1927.
Subito dopo la laurea Sella divenne assistente lettore nel Laboratorio di Economia politica di Torino, ma fin dal 1903 si trasferì a Perugia al Reale Istituto superiore agrario per insegnare economia politica applicata all’agricoltura.
Si orientò verso opinioni liberali ma sempre con una posizione non ortodossa che lo portò infatti ad anticipare di decenni le principali critiche all’economia liberista.
Fu dal 1908 professore straordinario di economia politica alla facoltà di diritto dell’Università di Perugia. Nello stesso anno si era sposato con Gabriella di Lajatico. Divenne professore ordinario nel 1911. Nella stessa università fu rettore nel 1911 e 1912. Insegnò poi a Sassari e Cagliari dove era professore sempre di economia politica fino all’inizio della grande guerra. Dal 31 dicembre 1915 fu professore ordinario di economia politica all’Università di Modena; dall’ottobre del 1916 fu “comandato” in qualità di sottotenente presso il Ministero della Guerra. Dopo la guerra fu collaboratore del giornale “La nuova Gironda”. Insegnò poi per brevi periodi a Messina e Parma e dal 1924 a Genova, dove rimase per molti anni divenendo rettore alla caduta del fascismo, perdendo la carica con la nascita della repubblica di Salò e riacquistandola alla liberazione nel 1945; la conservò fino alla sua morte avvenuta l’anno successivo, a Milano, il 5 ottobre 1946.
Fonti:
- M. Vaudano (a cura di): Emanuele Sella, Bibliografia, corrispondenza, iconografia. Biella 1997.
- M. Vaudano: La figura e l’opera di Emanuele Sella – Atti del Convegno. Biella 1999.
Note biografiche a cura di Paolo Alberti
Elenco opere (click sul titolo per il download gratuito)
- La concorrenza
Sistema e critica dei sistemi. Volume II
In questo secondo volume Sella, proseguendo nella sua analisi, affronta il problema dell'Optimum economico analizzando dettagliatamente le intersecazioni e le conseguenze di misure protezionistiche limitanti il libero scambio. - La concorrenza
Sistema e critica dei sistemi. Volume I
Il testo analizza i mutamenti strutturali degli organismi economici partendo dall’esposizione delle idee classiche anche su versanti molto diversi, da Stuart Mill a Proudhon, e contemporanee all’autore, come Pantaleoni, e sottoponendo a rigorosa critica le illusioni più ottimistiche, allora molto diffuse, sugli effetti della libera concorrenza. - Questo è sogno
Poema di Emanuele Sella
Storia d'amore in poesia del noto economista, scritta nel '900, quando l'autore aveva 21 anni.