Edizione Fratelli Fabbri

Dall’incipit del libro:

Pechino, l’immensa capitale del più popoloso impero del mondo, che da migliaia d’anni si erge, al par di Roma, come sfida al tempo, a poco a poca s’immergeva fra le tenebre. Le immense cupole a scaglie azzurre dai riflessi dorati dei giganteschi templi buddisti; i tetti gialli dal lampo accecante degli sterminati palazzi della corte imperiale; i mille ghirigori di porcellana del tempio dello spirito marino che racchiude le tre incarnazioni del filosofo Laotsz; i candidi marmi del tempio del cielo; le tegole verdi del tempio della filosofia; la foresta immensa di guglie e d’antenne sostenenti mostruosi draghi dorati cigolanti alla brezza; le punte arcuate di metallo dorato delle torri, dei bastioni, delle muraglie enormi della città interdetta, scomparivano fra le brume della sera. Il fragore però che si ripercoteva in tutti gli angoli della città mostruosa, quel fragore sordo e prolungato prodotto dal movimento di tre milioni d’abitanti, dal rotolare di miriadi di carri e di carretti e dal galoppare di cavalli, quella sera non accennava a cessare, malgrado il proverbio cinese che dice:
«la notte è fatta per dormire».
Pareva anzi, contrariamente alle abitudini dei flemmatici cinesi, che aumentasse con un crescendo assordante.

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titolo:
I figli dell'aria
sottotitolo:
Edizione Fratelli Fabbri
titolo per ordinamento:
figli dell'aria (I)
autore:
opera di riferimento:
"I figli dell'aria", di Emilio Salgari; Fratelli Fabbri editore; Milano, 1974
licenza:

data pubblicazione:
29 luglio 2003
opera elenco:
F
soggetto BISAC:
FICTION / Classici
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Marco Del Barba, kdelba@tin.it
pubblicazione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it
Alberto Barberi, barberi.a@e-text.it
revisione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it