Dall’incipit del libro:

La notte del 24 agosto 1864, una nave correva bordate, a tutte vele sciolte, a centotrenta miglia a sud delle Aleutine, lunga catena di isole che si estende dinanzi al mare di Behring fra le coste dell’America e dell’Asia. Era un magnifico veliero di oltre quattrocentoventi tonnellate, attrezzato a «barco», colla prua tagliata quasi ad angolo retto e munita di un solido sperone di acciaio, i fianchi piuttosto larghi e difesi da lamine di rame di notevole spessore. Alta era la sua alberatura, con uno sviluppo grandissimo di vele; libera quasi del tutto la sua coperta, ma untuosa e sdrucciolevole, senza cassero e senza castello. Sulla poppa, in lettere dorate, spiccavano questi due nomi: «Danebrog Aalborg».
Sulla gran gabbia, aggrappati alle sartie e alle griselle, si vedevano due uomini un po’ curvi innanzi , cogli occhi fissi sull’oscuro mare che muggiva sordamente frangendosi contro i fianchi del naviglio. Uno dimostrava quarant’anni. Era di statura bassa ma tarchiato, con larghe spalle e grosse e robustissime membra. Aveva la pelle un po’ abbronzata, gli occhi di un azzurro profondo, il naso un po’ rosso, forse per il soverchio abuso di bevande spiritose, e la barba e i capelli biondi.

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titolo:
I pescatori di balene
titolo per ordinamento:
pescatori di balene (I)
autore:
opera di riferimento:
"I pescatori di balene" di Emilio Salgari, Andrea Viglongo & C. editori, anno 1951
licenza:

data pubblicazione:
20 novembre 2002
opera elenco:
P
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Marco Del Barba, kdelba@tin.it
pubblicazione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it
Stefania Ronci, stefaniaronci@libero.it
revisione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it