Lakon-tay, valente ex generale dell’esercito siamese, è l’importante ministro a cui è affidata la cura degli elefanti bianchi, ospitati nel palazzo reale a Bangkok e venerati come simbolo della protezione divina. Gli animali muoiono misteriosamente; in realtà si tratta di un complotto: sono stati avvelenati dall’avventuriero Kopom che trama insieme al malvagio ministro Mien-Ming allo scopo di far cadere in disgrazia Lakon-tay, il quale aveva rifiutato a quest’ultimo la mano della sua bella figlia Len-Pra.

Lakon-tay, caduto in disgrazia e disprezzato da tutta la popolazione per non essere stato in grado di proteggere gli elefanti, tenta di suicidarsi con l’oppio, ma viene salvato dal vicino di casa Roberto, un dottore italiano che si è stabilito a Bangkok; questo episodio segna l’inizio dell’amicizia tra Roberto e Lakon-tay. Per riabilitarsi agli occhi del re, Lakon-tay è costretto a mettersi in viaggio verso Angkor Thom, capitale dell’impero Khmer abbandonata da secoli, alla ricerca dell’uncino utilizzato per condurre l’elefante in cui si era incarnato Buddha (nel libro chiamato Sommona Kodom, secondo la tradizione siamese). La tradizione infatti vuole che il ritrovamento dell’uncino propizierà sicuramente la cattura di elefanti bianchi per il palazzo del re.

Il viaggio è movimentato dai tranelli e dagli agguati organizzati da Mien-Ming ma le avventure si concludono con il ritrovamento del pungolo utilizzato per l’elefante di Sommona Kodom e l’uccisione di Mien-Ming. Lakon-tay viene riabilitato dal re e Roberto sposa Len-Pra. Alcune settimane dopo viene catturato un elefante bianco.

Note tratte e riassunte da Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/La_città_del_re_lebbroso

Dall’incipit del libro:

Un rombo metallico, che si ripercosse lungamente, con una vibrazione argentina, nell’ampia sala sorretta da venti colonne di legno dipinte a vivaci colori e cogli zoccoli coperti da lamine d’oro, fece bruscamente sussultare Lakon-tay. L’invidiato ministro, preposto alla sorveglianza dei S’hen-mheng, i sacri elefanti bianchi del re, dinanzi a cui piccoli e grandi s’inchinavano, udendo quel colpo di gong sentì un fremito corrergli per tutto il corpo, mentre la sua fronte leggermente abbronzata si imperlava di grosse stille di sudore. Con una mossa lenta, si alzò dal largo cuscino di seta azzurra a frange e ricami d’oro che gli serviva da sedile, mormorando con voce semispenta:
«M’annuncerà questo colpo la vita o la morte? La maledizione eterna di Sommona Kodom o la felicità? L’odio del re e del popolo, o nuovi onori e nuove grandezze? Oh mia Len-Pra, mia povera figlia!»
A quel nome, un’angoscia inesprimibile alterò il viso del ministro.
«O mia Len-Pra,» ripeté con voce tremante.
Poi con una mossa risoluta, che denotava l’uomo audace, fece alcuni passi innanzi, dirigendosi verso una porta di legno di tek, adorna di dorature, e dicendo a se stesso con voce energica:
«Lakon-tay non deve aver paura e saprà sfidare il castigo, pur sapendosi vittima dell’odio feroce d’un nemico sconosciuto.»
Posò la destra sulla maniglia d’argento e aperse la porta, scostando le ricche cortine di seta gialla a grandi fiori azzurri che pendevano lungo gli stipiti.

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titolo:
La città del re lebbroso
titolo per ordinamento:
città del re lebbroso (La)
descrizione breve:
Lakon-tay, valente ex generale dell'esercito siamese, è l'importante ministro a cui è affidata la cura degli elefanti bianchi, ospitati nel palazzo reale a Bangkok e venerati come simbolo della protezione divina. Gli animali muoiono misteriosamente; in realtà si tratta di un complotto: sono stati avvelenati dall'avventuriero Kopom che trama insieme al malvagio ministro Mien-Ming allo scopo di far cadere in disgrazia Lakon-tay, il quale aveva rifiutato a quest'ultimo la mano della sua bella figlia Len-Pra.
autore:
opera di riferimento:
"La città del Re lebbroso" di Emilio Salgari Collana dell'orso Antonio Vallardi Editore, Milano 1966
licenza:

data pubblicazione:
6 giugno 2001
opera elenco:
C
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Stefano D'Urso, stefano.durso@mclink.it
pubblicazione:
Sonia Riosa
Alessia Cremonini
revisione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it