Dall’incipit del libro:
Tu santa madre del benigno Iddio,
del creator di tutte creature,
che l’universo muove al suo disío,
e dà chiarezza nelle cose oscure,
tu vergine pietosa, il cui ricrio
è sol conforto alle mondane cure,
tanto mi presta del tuo lume santo
ch’io possa seguitar mio vago canto.
E tu, o madre del pietoso Enea,
o Venus, pace de’ fedeli amanti,
tu alta donna valorosa Dea,
ch’ogni sospiro muti in dolci canti,
tu che ’l mio petto con amor ricrea
di bel piacere e di vaghi sembianti,
tu, che vincendo vinci crudel prove,
grazia mi presta pel tuo santo Giove.


