Jacopo SannazaroJacopo Sannazaro (Napoli, 28 luglio 1457 circa – Napoli, 6 agosto 1530) è stato un poeta e umanista italiano.

Jacopo Sannazaro (talvolta trascritto Iacobo Sannazzaro) compose opere in lingua latina e in volgare. È noto soprattutto come autore dell’Arcadia, prosimetro pastorale da cui successivamente ha preso il nome l’omonima accademia costituitasi a Roma alla fine del Seicento.

Nacque a Napoli da una nobile famiglia della Lomellina (i Sannazzaro), che si diceva derivasse il nome da una villa a San Nazaro, nei pressi di Pavia. Le storie letterarie riferiscono una data di nascita oscillante fra il 1456 e il 1458; l’epigrafe sepolcrale riporta tuttavia la data del 1457. Il padre morì durante gli anni dell’adolescenza di Jacopo, il giovane fu cresciuto a Napoli, Nocera dei Pagani e San Cipriano Picentino, luoghi la cui atmosfera avrebbe ispirato, secondo le dichiarazioni del poeta, la prima elaborazione dell’Arcadia.

A Napoli fu discepolo, nella seconda metà degli anni settanta del Quattrocento, di Giuniano Maio e Lucio Crasso, docenti di poetica e di retorica. Aderì all’Accademia Pontaniana, raccolta attorno all’umanista Giovanni Pontano, assumendo lo pseudonimo classicizzante di Actius Syncerus. Il suo prematuro ritiro in campagna da Napoli, da taluni considerato come un dato biografico, è invece un evidente tropo.

Fu a lungo ospite dei conti Cavaniglia, nel palazzo di corte di Montella, ove, sembra, scrisse la sua Arcadia, ispirato dai monti Picentini. Ottenne rapidamente la fama di poeta e quindi un posto come uomo di corte, ricevendo in dono come residenza di campagna Villa Mergellina, nei pressi di Napoli, da Federico d’Aragona. Quando il suo patrono Federico fu costretto a rifugiarsi in Francia nel 1501 fu accompagnato da Sannazaro, che non ritornò in Italia prima della morte del re (1504).

Sembra che il poeta abbia trascorso gli anni successivi a Napoli. Il benedettino don Bernard de Montfaucon (1655-1741), nel suo Voyage en Italie, descrisse la tomba del poeta Sannazaro nella Chiesa degli Olivetani a Napoli (ora nota come Santa Maria del Parto a Mergellina), decorata con le statue di Apollo e Minerva dell’Ammannati, e con un rilievo con satiri attribuito a Silvio Cosini.

Nel XVIII secolo le autorità ecclesiastiche provarono a dare un aspetto meno profano alla composizione, incidendo il nome di David alla base della statua di Apollo, e di Giuditta sotto la statua di Minerva.

Note biografiche tratte e riassunte da Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Jacopo_Sannazaro

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autore:
Iacopo Sannazaro
ordinamento:
Sannazaro, Iacopo
elenco:
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