Dall’incipit del libro:

Il quattordicesimo secolo forma una delle più gloriose epoche dell’Italia; perciocchè in verun tempo vi si coltivarono le lettere con maggior ardore, nè furonvi accolti ed onorati i dotti con maggiore entusiasmo: in verun altro tempo non si acquistarono tanti lumi nè si disseminarono così generalmente tra gli uomini; in niun altro secolo furono tramandati alla posterità più nobili monumenti del genio creatore, o del più ostinato lavoro. Il rinnovamento delle greche e latine lettere, la creazione dell’idioma italiano e della moderna poesia, l’arte d’insegnare la politica nella storia e di dare agli uomini nel racconto degli avvenimenti una lezione allettatrice ad un tempo ed istruttiva; il perfezionamento della giurisprudenza, i rapidi progressi della pittura, della scultura, dell’architettura e della musica, sono cose di cui l’Europa va debitrice agli Italiani del quattordicesimo secolo. Ma quest’epoca, che per tante ragioni vuol essere attentamente studiata, non fu per l’umanità egualmente felice.

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titolo:
Storia delle repubbliche Italiane dei secoli di mezzo. Tomo VI
titolo per ordinamento:
Storia delle repubbliche Italiane dei secoli di mezzo. Tomo VI
autore:
opera di riferimento:
Storia delle repubbliche Italiane dei secoli di mezzo di J. C. L. Simondo Sismondi delle Accademie Italiana, di Wilna, di Cagliari, dei Georgofili, di Ginevra ec. Traduzione dal francese. Tomo 6. - 16 - Italia, 1817-1819 - 496 p. ; 12
licenza:

data pubblicazione:
15 ottobre 2010
opera elenco:
S
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Distributed proofreaders, http://www.pgdp.net/
pubblicazione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it
revisione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it